PORTO RECANATI - Il PD vota la costituzione del gruppo autonomo in consiglio comunale con 40 si e due schede bianche e parimenti “accetta” le dimissioni di 10 membri del direttivo dando mandato ad una successiva assemblea per la surroga effettiva.

Questo l’esito di una non facile assemblea congressuale del PD cittadino apertasi questa mattina (presente il segretario provinciale Teresa Lambertucci) con una presenza media di 25/30 iscritti al dibattito, e proseguita nel pomeriggio con le fasi di votazione cui avevano diritto 79 iscritti.Cicconi2

Contro la segretaria politica Antonella Cicconi (nella foto) sono state presentate due mozioni di sfiducia che non sono state prese in considerazione in quanto giunte fuori dei termini statutari e con insufficiente numero di firme da parte di iscritti anche se non può passare inosservato il dato dei firmatari ai due documenti degli ex iscritti e che rivela come la spaccatura interna al partito sia molto marcata.

Sulla regolarità dell’assemblea e delle successive votazioni pende un ricorso presentato dall’assessore Dezi che è anche firmatario di una delle due mozioni di sfiducia contro la Cicconi

Allo stato attuale il PD sarà guidato da un direttivo ridotto di 6 unità: Cicconi, Feliciotti, Falaschini, Senigagliesi, Sichetti, Gabrielli. Quanti prima saranno nominati i 10 di cui l’assemblea ha accettato le dimissioni anche se qui vanno fatti alcuni distinguo.

Due membri del direttivo hanno rassegnato le dimissioni questa mattina in assemblea producendo uno dei due documenti politici di sfiducia (Pantone e Montanini), 3 erano stati dichiarati decaduti per mancato rinnovo della tessera. In 5 avevano lasciato il direttivo prima delle elezioni amministrative, alcuni non condividendo la linea Cicconi, altri appena fatto il nome della Montali.

Dezi1Da qui ad un paio di settimane il PD costituirà un gruppo consiliare autonomo ma a sostegno della maggioranza anche se manterrà autonomia decisionale punto su punto. Una sorta di “sostegno esterno” a seconda degli argomenti. Non stacca dunque la spina anche se i rapporti con il sindaco Montali rimangono tutti ben tesi.

E tra l’altro il PD dovrà affrontare ben oltre del suo interno la questione dell’assessore Dezi (foto a lato) che firma una sfiducia ma si ritrova in consiglio con la Cicconi suo capo gruppo.

Non ci pare tutto rose e fiori il proseguo post assembleare del PD anche se dal fronte pro Cicconi rilevano che invece gli esiti di oggi fanno quella necessaria chiarezza sulla linea politica almeno da qui al congresso cittadino di settembre.

Dicevamo in precedenza del dato numerico degli anti Cicconi che "pesa" comunque sul piano del dibattito politico interno. Ad una mozione hanno apposto la loro firma 11 iscritti con il sostegno di 24 tra ex iscritti e simpatizzanti, l’altra porta 57 firme ma non ci è stato possibile dividere numericamente iscritti da ex e simpatizzanti ma  dovrebbero essere più di una venticinquina gli iscritti.