PORTO RECANATI - Grazie alla cortesia di qualche collega siamo riusciti a recuperare una nota dell’assessore Dezi inerente le sue “disavventure” con il PD.Dezi2

Dezi non ha ritenuto inviarcelo preferendo qualche “rado” lettore del cartaceo e il seguito blog locale, l’Argano.

Dezi si dice “forte” di almeno suoi 250 sostenitori, però gli è sfuggito che c’è anche una grossa fetta di opinione pubblica che avrebbe voluto conoscere, leggendo il Cittadino, la sua posizione e, in termini di cifre, 341 persone che hanno seguito la notizia che lo riguarda sul sito ufficiale, cui aggiungere altre 1092 sul profilo dedicato alla nostra testata su Facebook. In totale 1343 persone, molte di più dei suoi 250 …. .

Ritenendo noi invece importante far sapere il Dezi-pensiero, qualche telefonata qua e là ed abbiamo recuperato di corsa il testo che proponiamo ai 1343 lettori interessati.

Scrive Dezi

"Ho deciso di non aderire al gruppo autonomo del PD, che di fatto oggi esce dalla maggioranza, soprattutto per responsabilità verso i porto recanatesi che hanno riposto fiducia sulla mia persona e sul progetto del sindaco Montali e che mi chiedono di portare avanti l’azione di governo comunale.

Tra i 250 elettori per dire così “personali” che calcolo sulle preferenze ricevute sono da annoverare anche più di trenta iscritti del partito locale e da aggiungere anche altri soggetti (ex iscritti in particolare) che chiedono a gran voce di essere rappresentati (rifiutano di porsi all’opposizione dopo aver tenacemente contribuito alla vittoria della coalizione Montali) e vedono in me il punto di riferimento politico del PD.

Ritengo che il bilancio definitivo sarà fatto a fine mandato (2019 per intenderci) poiché i progetti per la città non prendono forma in una notte.

Non condiviso questa autoesclusione dei consiglieri del PD che comunque non si sono mai voluti sentire parte integrante della coalizione.

In ogni caso oggi il PD ha ufficializzato una scelta rispetto alla quale è pendente un ricorso presso i garanti provinciali e regionali del partito avverso le modalità con cui sono state prese quelle decisioni nell’assemblea del 22 febbraio.

Alla luce di questo mi pare destituita di ogni fondamento la preannunciata decadenza da iscritto, procedura che compete ad altri organismi.

Pertanto rimango legittimamente un iscritto e a testa alta ricopro la carica di assessore comunale del PD anche in considerazione del ricorso presentato".