PORTO RECANATI – Sono stati due giorni d’inferno per lo chalet Bagni Fiore, ma oggi con la rimozione dei sigilli l’attività è tornata aperta. Ieri il giudice ha accolto le tesi difensive della titolare, Maria Teresa Giri, e disposto il dissequestro dell’immobile e delle pertinenze.bagnifiore

l pagamento era avvenuto e così la Procura ha dissequestrato lo chalet Fiore.

A darne notizia è l'avvocato Ennio Tomassoni che ha tutelato la titolare della licenza dello chalet, Maria Teresa Giri.

Lo chalet è stato dissequestrato dalla Procura di Macerata, in accoglimento dell'istanza difensiva con la quale è stato dimostrato l'avvenuto pagamento dei canoni di locazione nei tempi previsti. Il legale specifica anche che non è mai stato avviato alcun procedimento amministrativo finalizzato alla decadenza della concessione demaniale ed, anzi, la concessione è stata prorogata dal Comune di Porto Recanati.

Rimane in piedi solo la questione della veranda con tettoia per la quale a suo tempo era stato contestato un abuso, ma qui tutto è in mano al TAR.

L’azione della GdF era scaturita per lo più dalla constatazione che lo chalet non aveva pagato due annualità della concessione mentre i titolari avevano ottemperato, seppur con ritardo, pagando anche la dovuta penale.

Perché alle Fiamme Gialle non risultavano quei pagamenti? Perché in comune, durante vari “trapassi” sia politici che all’interno degli uffici, le pratiche si sono accatastate e non hanno marciato a tempo dovuto e quella relativa ai Bagni Fiore è rimasta su qualche tavolo e quindi mai arrivata al Demanio.

A questo punto non è escluso che la proprietà chieda i danni al comune. Nell’immediato ci sono già da quantificare quelli delle derrate alimentari andate a male e che dovevano servire per alcune cerimonie. A questo danno anche quello dei villeggianti prenotati che non hanno potuto utilizzare la spiaggia in quanto anche l’attività balneare era interdetta.

Da stamattina attività riprese a pieno e una vicenda che ha lasciato il segno.