PORTO RECANATI - Il commissario Passerotti dopo il M5S e UPP ha incontrato i legali della Conero Blu, presente Lidya Karmalyuk, amministratrice del gruppo di investitori interessati al Burchio. L’incontro era stato richiesto dalla società che ha intenzione di realizzare il resort a Montarice, sulla collina del Burchio.Capolinea Burchio 1

Come per l’incontro con il M5S e UPP, Passerotti era assistito dal segretario generale, Massi, dal dirigente Cittadini e dal geom, Re. Un colloquio riservato durato non più di una mezz’ora.

Mentre, come già riferito, sono diverse le istanze dall’esterno per convincere il commissario Passerotti a dire no alla variante del Burchio o quantomeno ricorrere al Consiglio di Stato (via questa che pare già esclusa dal commissario prefettizio), all’interno di Palazzo Volpini prosegue attentamente l’esame degli atti.

Per Passerotti la sentenza del TAR, appare rischiosamente appellabile al contrario dell’avv. Berti che perora questo percorso ma a cui il commissario prefettizio si è limitato a chiedere solo un semplice parere sull’esatta decorrenza dei 45 giorni per emanare un eventuale provvedimento di accoglimento della variante o di respingimento. Un segnale questo del “gelo” tra funzionario del Ministero degli Interni e il legale.

Si dava per certa la creazione immediata di un “Fronte no al Burchio” ma le cose procedono a rilento, complici sia il periodo feriale che una certa diffidenza tra le parti che si dovrebbero coalizzare, sia politiche che sociali.

Una prima specie di riunione propedeutica (una venticinquina di persone) c’è stata, ma di soliti noti contrari al Burchio. Non c’è ancora quella saldatura con altre aree.

Se ne riparlerà forse più compiutamente a fine agosto, magari con qualche incontro sporadico nel mezzo, uno forse anche già stasera.

Tra i proponenti una grande coalizione anti Burchio c’era l’idea di una fiaccolata che dalla collina scendesse in città culminando poi in una grande iniziativa pubblica a piazza Brancondi.

Anche in questa direzione lavori in corso.