PORTO RECANATI - Il PD di Porto Recanati dopo aver esaminato il piano antenne proposto per il comune di Porto Recanati vuole sottolineare alcune criticità del progetto.antenna cellulari 1

“In un piano antenne- rilevano i democrat in un documento- andrebbero perseguite 4 finalità per il pubblico interesse ovvero: 1) La salute Pubblica; 2) La non alterazione del Paesaggio; 3) Possibili Introiti per le casse comunali: 4) Offrire il miglior servizio di copertura della rete. Obiettivi che possono tra loro essere in contrasto tra loro, il piano, come è stato presentato, evidenzia come suo fine principale il punto 3 , ovvero aumentare gli introiti per il comune”.

“Il caso più evidente di questo aspetto –continua il PD- è certamente il sito previsto per il parcheggio Giovanni XXIII , dove si andrebbe ad installare un traliccio proprio fronte mare, che con alta probabilità genererà allarmismo e con certezza imbruttirà il lungomare che senza dubbio è una delle maggiori attrattive turistiche di Porto Recanati. Per questo caso e per casi simili dove vi sarebbe un evidente danno paesaggistico il PD di Porto Recanati richiede che si trovino altre soluzioni meno impattanti, anche venendo meno al vincolo del suolo comunale. Nel caso di piazza Giovanni XXIII vi sono edifici di notevole altezza che ben si presterebbero al posizionamento di un'antenna , meno visibile e di altezza maggiore che comporterebbe allo stesso tempo anche un minor impatto sulla salute pubblica ed una migliore copertura di segnale”.

“La salute pubblica e la bellezza del paese (specie dei luoghi a più alta attrattiva turistica) –prosegue il PD- non possono essere valutate come secondarie rispetto al fine di aumentare gli introiti comunali. Nell'esempio in questione un imbruttimento del lungomare avrebbe danni economici ben maggiori del canone di affitto che se ne potrebbe ricavare. Più in generale chiediamo una revisione del piano tenendo in maggior considerazione i punti 1 e 2 specificati. Per quanto riguardo soprattutto il punto 1 andrebbe prestata particolare cura nei riguardi di asili e scuole, minimizzando al massimo possibile l'impatto su questi luoghi”.

“Per il monitoraggio –conclude la nota- chiediamo che la centralina venga posta per parte del periodo dell'attività scolastica sia all'interno che all'esterno delle scuole al fine di verificare se vi siano situazioni anomale non previste , specie valutare all'interno degli edifici se vi siano sorgenti di campo elettromagnetico non strettamente legate alle antenne di telefonia mobile, ma altrettanto potenzialmente pericolose per la salute (esempio reti wifi mal progettate) ed eventualmente attuarne un risanamento”.