Nota di SEL

PORTO RECANATI - La Conero Blu impresa interessata al progetto edificatorio del resort continua imperterrita la spiaggiaconero1sua battaglia per ottenere la concessione o un eventuale risarcimento. Il Commissario Passerotti, di suo, preso atto di talune segnalazioni , ha intimato ai proprietari dei terreni interessati alle lottizzazioni di metterli in sicurezza rispetto ad infiltrazioni d’acqua che sembrano essersi verificare con il rischio di possibili smottamenti.

Di fronte a ciò rimane in piedi la riflessione sull’opportunità o meno di continuare a consumare territorio inutilmente. Vedasi edificazioni incompiute, dalle note Torri di Avvistamento alle edificazioni in piazza Brancondi e a Montarice di Fred Mengoni, alle villette chiuse all’80% sempre a Montarice.

Uno spreco inutile, insistiamo noi, che non risolve in alcun modo il problema della casa e oltre a favorire la speculazione su terreni di grande pregio ambientale, rischiano con il tempo ed il degrado da abbandono, di diventare ricettacolo di delinquenti e sbandati.

Pensiamo sia inutile fare esempi che sono sotto gli occhi di tutti.

Tutto questo entra a pieno titolo sulle trattative in corso per le prossime elezioni comunali e, ci perdonino gli amici del PD, trattare con l’UDC significherebbe, nella situazione data, accogliere quel modello di sviluppo urbanistico che tanti problemi ha lasciato in eredità alla nostra città, sia in termini di vivibilità e sicurezza che di servizi.

E non ricominciamo a parlare di posti di lavoro, do opere pubbliche regalate, perché storicamente sono tutte patacche. Si abbia il coraggio di scegliere così come hanno fatto gli elettori di “Noi per Porto Recanati” e dei 5Stelle nel 2014, se non ricordiamo male con scelte programmatiche e di merito urbanistiche chiarissime: no ad ulteriore consumo del territorio. Pensiamoci bene, ora è il tempo.

Il turismo nostrano. Quale Futuro?

Altra questione altrettanto dirimente per lo sviluppo cittadino riguarda il turismo che sappiamo vivere difficoltà determinate dalla crisi economica nazionale e, aggiungiamo noi, da una crisi strutturale locale dove vecchi ed obsoleti modelli di riferimento hanno oramai mostrato la corda.

Rispetto a questa situazione servono davvero a poco atteggiamenti propagandistici tipo .. il nostro mare è come quello della Sardegna, quando poi ci troviamo di fronte lo sversamento della Fiumarella che tanto danno ha provocato all’immagine e non solo della nostra realtà turistica.

Tanto è vero che dopo anni di primati, dopo aver perduto la bandiera blu, senza colpo ferire, nel 2014 ci attestiamo al sesto posto nella graduatoria dei movimenti turistici dopo Senigallia, San Benedetto, Fano, Pesaro e persino Fermo. Sono questi segnali negativi per i quali dovremo, o meglio avremmo dovuto attrezzarci subito per reagire con azioni positive.

Di discorsi stravaganti ne abbiamo ascoltati tanti, da parte di soggetti dirigenti importanti forze politiche, soprattutto in merito al commercio e turismo porto recanatese. Noi crediamo, vista la rilevanza economica, ci si dovrebbe credere di più, se non altro perché intorno ad essi ruotano centinaia di attività e qualche migliaio di posti di lavoro, oltre alle affittanze private.

Ci ritorneremo presto con proposte concrete ed innovative.