PORTO RECANATI – Nel giorno in cui si celebra l’amore, quello vero dei sentimenti e della passione, l’ex assessore Attilio Fiaschetti vorrebbe lanciare la prostituta di coloremaecia contro l’amore a pagamento. Obiettivo debellare il dilagante fenomeno della prostituzione a sud della città e restituire ai porto recanatesi vivibilità alla Pineta.
Se la macchina organizzativa non troverà intoppi, per domenica 14 febbraio (in caso di problemi domenica 21) Fiaschetti chiama a raccolta cittadini, famiglie con tanto di bambini al seguito e “benpensanti” di Facebook (quanti di questi che pontificano contro la prostituzione dal social, aderiranno .. si chiede l’esponente di Alternativa Civica) per una marcia che invada i marciapiede di viale della Repubblica e si riappropri della Pineta.
Alla mobilitazione del 14 (o del 21) invitate anche le forze politiche, associazioni culturali e sportive, lo stesso Commissario Straordinario Passerotti.
La data dovrebbe essere definita in settimana.images
Il fenomeno della prostituzione nella zona (anche fino ad una decina di donne di colore) ha preso campo negli ultimi mesi in forma di presidio continuo e per i comuni cittadini che volessero frequentare per svago la pineta o i suoi viali diventa imbarazzante districarsi tra le prostitute. E non di rado è accaduto che una ragazza capitata passare di li sia stata scambiata per una prostituita ed abbia ricevuto insistenti richieste.
L’obiettivo di Fiaschetti è di “inquinare” il sito con la continua presenza di persone ma intanto serve un fortissimo segnale e l’appuntamento ideale per partire sarebbe domenica 14 febbraio con la sua data carica di significati.
Stamattina Fiaschetti ha iniziato a sondare comitati di quartiere, forze politiche, mondo dell’associazionismo.
“Sarebbe un successo –commenta Fiaschetti, che la marcia avesse una imponente presenza di cittadini per dare una risposta forte alle autorità affinchè intervengano con urgenza a porre fine a questo spettacolo indecoroso e, soprattutto, grave perché in questa zona, favorite dal luogo che si presta ad una certa intimità, esercitano il loro mestiere circa una dozzina di ragazze, alcune chiaramente minorenni”.