PORTO RECANATI – Per ora di scritto non c’è nulla, ma una mezza promessa il sindaco Mozzicafreddo pare sia riuscito a strapparla al direttore dell’Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, per, almeno nel periodo turistico, mantenere la guardia medica.

Resta da vedere se dalla promessa si passerà all’emanazione degli atti ufficiali.mxufc7lFLBcJNRtNCD7A2yCuXpk8

In pratica da inizio maggio a fine ottobre, il periodo in cui Porto Recanati vive il massimo incremento di presenze, l’ASUR garantirebbe la Guardia Medica.
Per i restanti mesi invece accorpamento della Guardia Medica a Recanati a meno che il comune non si doti di una convenzione con i medici di base.

E’ una strada che l’amministrazione comunale sta valutando coinvolgendo i medici di base locali, non escluso anche qualche nuovo medico, in una rotazione di disponibilità notturna (20-8) nei feriali, coprendo prefestivi e festivi.

Da capire se l’ASUR autorizzerebbe una “guardia medica comunale” e soprattutto se il comune disponga di fondi per coprire le spese (onorario, telefono, auto di servizio, locali, etc..).

La questione del mantenimento della guardia medica è per Porto Recanati una priorità da qui a fine anno (accorpamento dal 1 gennaio) per l’amministrazione comunale, ed anche per il consigliere regionale Elena Leonardi autrice di più iniziative sulla Regione per ottenere la conferma del servizio di continuità assistenziale.