PORTO RECANATI – Dopo la “marcia” antiprostituzione (una sola edizione ..) che doveva avviare un percorso di presenze continuative motivate per “cacciare”pineta porto recanati 2 650x488 le donne di colore da viale della Repubblica e impedire loro di utilizzare le aree verde per alcove del sesso volante, per iniziativa di una serie di sigle parte la proposta di vivere invece quotidianamente la Pineta, e per riportare la gente ad una frequentazione continuativa, garantirne la pulizia.

E frequenza nelle presenze significa anche, di riflesso, allontanare le prostitute.

La vediamo invece assai più dura sul fatto che la Pineta è area di spacciatori che non vanno tanto per il sottile nell’essere determinati ad allontanare le persone pur si proseguire i loro traffici tra la vegetazione e la spiaggia.

Comunque l’importante è partire con qualche gesto importante e che non rimanga isolato.

Anni fa, con una serie di sponsorizzazioni, l’allora assessore alla sicurezza, Carlo Sirocchi, piazzò un primo step nel quadro di un più vasto progetto di riappropriazione della pineta, ma poi tutto si fermò per il cambio dell’amministrazione.

Oggi prendono l’iniziativa Legambiente e l'Associazione Senegalese Guy GHi, con il patrocinio del comune e il sostegno economico della Chiesa Valdese attarverso una destinazione dell'8x1000.

L'appuntamento per quanti volessero dare un mano all'insegna del senso civico e di fare comunità, è per sabato 5 novembre

PULIAMO LA PINETApromocorso