PORTO RECANATI – Stando al racconto di una nonna sul social FB, quanto accaduto imporrebbe l’immediato 3ed61d17b07eea3a26f4c3f4e073bece origintervento delle autorità perché se quella gelatina misteriosa invece che sulla testa, fosse finita in bocca, cosa sarebbe accaduto al bimbo invece di un ricorrere ad un semplice taglio delle ciocche dei capelli impregnate dalla sostanza e che non veniva via?

La signora protagonista della vicenda scrive di avere acquistato in un distributore automatico lungo corso Matteotti una pallina per il nipote. All’interno c'è un pupazzetto, immerso in una sostanza indefinita.

Il bimbo gioca la pallina, questa si apre e la sostanza gelatinosa viene presa dal piccini che solo per caso non la mette in bocca.

Ma con le mani impregnate di quella sostanza si tocca la testa e la gelatina si attacca a capelli e cuoio capelluto provocando anche una certa irritazione al piccolo bambino.

“È stato impossibile lavarla via –scrive la donna-, abbiamo dovuto portare il piccolo dal parrucchiere per tagliare via le ciocche! Cosa sarebbe successo se l'avesse messa in bocca?”

E sullo stesso social è arrivato puntuale anche un giusto invito: prelevare una nuova pallina dal distributore per verificare il produttore e portare il tutto alle autorità per analisi ed indagini.