PORTO RECANATI – Approda (o meglio riapproda) in consiglio comunale la proposta di variante urbanistica da parte della Coneroblu della collina del Burchio per scopi turistico ricettivi, un investimento, a maggior parte a capitale straniero, per 60 milioni di euro.burchiofrana

La variante, a suo tempo approvata dall’allora giunta Ubaldi, venne annullata dalla successiva giunta Montali. Si aprì un lungo contenzioso giudiziario amministrativo con il TAR che accolse il ricorso della Coneroblu confermando la variante e, successivamente, la caduta della giunta Montali.

In mezzo la parentesi commissariale del comune con il ricorso contro la decisione del TAR e la sentenza del Consiglio di Stato che annullò la deliberazione del Tar Marche. Poi le elezioni per il rinnovo dell’amministrazione comunale con l’affermazione di Roberto Mozzicafreddo e la Ubaldi al suo fianco pronta a ridare vita a questo progetto di cui ha sempre difeso la validità non solo urbanistica, ma anche in termini occupazionali nell’immediato e a progetto completato, oltre ai benefici economici sul territorio.

In campagna elettorale Mozzicafreddo e la Ubaldi non hanno mai fatto riferimento al Burchio ma nel programma quel passagio che avrebbero favorito ogni ipotesi di valorizzazione e rilancio del sistema turistico locale era un chiaro riferimento all'operazione urbanistica.

Alle 18 il consiglio comunale esaminerà la proposta di variante che da quando si è saputo che sarebbe stata riportata in vita ha agitato nuovamente al vita politica cittadina.

La sala consiliare di Palazzo Volpini si annuncia già troppo stretta per la grande partecipazione popolare prevista.

Maggioranza schierata a favore dell’investimento, fronte delle opposizioni (con anche il forte sostegno delle associazioni ambientaliste e culturali delle Marche) schierate per il No e ferme nel chiedere il parere dei cittadini attraverso referendum.

In precedenti edizioni abbiamo pubblicato stralci tecnici e la relazione introduttiva alla variante. Oggi, in altra parte, pubblichiamo la relazione sulla preservazione e valorizzazione dell’area archeologica allegata alla proposta di variante.