PORTO RECANATI - Altro arresto operato dai finanzieri della Tenenza di Porto Recanati, nell’ambito di un dispositivo permanente di contrasto ai traffici illeciti, recentemente rafforzato dal Comando Generale del Corpo, attraverso il controllo del territorio mediante il dispiego diuturno di pattuglie operative.

GDF HouseQuesta volta, però, non si è trattato di un arresto in flagranza di reato di spaccio o detenzione di sostanze stupefacenti, bensì di un’articolata indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Macerata, volta a ricostruire, a posteriori, il giro dello spaccio messo in piedi da un cittadino pakistano.

Le indagini erano partite nello scorso ottobre, quando i finanzieri avevano operato il sequestro di una piccola quantità di eroina a carico di un tossicodipendente.

L’attività, infatti, non si è fermata al semplice sequestro dello stupefacente, ma è proseguita con indagini delegate dall’Autorità Giudiziaria, attraverso l'esame di tabulati telefonici, rilevamenti tecnici, pedinamenti, appostamenti ed escussione in atti di numerose persone identificate quali possibili assuntori.foto di repertorio

Sono stati per l’appunto accertati oltre 400 episodi di spaccio di eroina, per oltre 520 grammi, e circa 100 episodi di spaccio di hashish, per oltre 180 grammi, avvenuti non solo nelle zone adiacenti il noto complesso edilizio “Hotel House”, ma anche nei luoghi rivieraschi di Porto Recanati e Potenza Picena.

Quantificato in circa 23.000 euro il profitto tratto dallo spaccio.

A carico del responsabile, un cittadino di origine pakistane, residente a Potenza Picena, di anni 23, è stata eseguita, su ordine del G.I.P., la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Nel corso delle perquisizioni, eseguite in sede di esecuzione dell’Ordinanza, è stato sottoposto a sequestro un ulteriore piccolo quantitativo di eroina, tale da fornire ulteriore prova della reiterazione del reato di spaccio da parte dell’arrestato, risultato, peraltro, anche destinatario di decreto di espulsione dal territorio nazionale.