PORTO RECANATI – Portare ad un livello più alto, rispetto a quello comunale, la questione dell’Hotel House. Questa mattina la 3^ Commissione della Regione Marche (tra le sue competenze programmazione e pianificazione territoriale; urbanistica e riqualificazione urbana) ha incontrato il sindaco Mozzicafreddo e l’assessore ai servizi sociali, Fabbracci che hanno illustrato ai commissari le problematiche dell'Hotel House, una situazione complessa dalle molte criticità per la cui risoluzione servono interventi sinergici fra enti ed un coinvolgimento diretto dello Stato.a6

Il comune di Porto Recanati ha chiesto l’accesso ad un contributo del Governo di oltre mezzo milione di euro per la riqualificazione delle aree urbane degradate.

Il sindaco Mozzicafredo ha anche chiesto chiarimenti circa qiuali destinazioni dare ai 100.000 euro stanziati invece dalla Regione, trattandosi di un condominio privato.

L’incontro precede di 24 ore l’attesissima assemblea condominiale fissata per le 16 di giovedì durante la quale determinante sarà l’approvazione dei bilanci per dare in questo modo mandati più operativi e decisionali all’amministratore giudiziario.

Il consigliere Luca Marconi (Udc – Popolari Marche) aveva chiesto al presidente della Commissione Governo del territorio e Ambiente, Andrea Biancani (Pd), di programmare uno specifico punto all'ordine del giorno dei lavori della Commissione per trattare della situazione dell'Hotel House di Porto Recanati. Marconi aveva già discusso di questi temi con il presidente della Regione Ceriscioli. Di qui la richiesta successiva di portare l'argomento al tavolo della terza Commissione.
L'immobile dell'Hotel House, come è stato riferito, contiene 480 appartamenti e vi alloggiano circa 1.700 persone residenti ufficiali più “ospiti occasionali” che si aggiungono durante l'anno, particolarmente in estate, tutti quasi esclusivamente stranieri.
“La situazione – spiega Marconi – presenta emergenze legate all'ordine pubblico, sociali e strutturali, già note sul piano locale e nazionale. Il recente sisma ha poi acuito le preoccupazioni sull'idoneità dell'immobile, anche se i danni procurati sono stati lievi”.
“Ho promosso questa audizione – ha continuato Marconi – perché non possiamo far finta di nulla. L'edificio va o riconvertito o, meglio ancora, demolito, nell'ottica di un recupero ambientale e di una riqualificazione dell'area. Il passaggio successivo, dovrà essere quello di investire direttamente il Governo nazionale perché si produca una 'legge speciale per l'esproprio' della struttura e la sistemazione delle famiglie che vi abitano. L'iniziativa non può che essere della Regione, quale interlocutore diretto con il Governo, in nome e per conto del Comune di Porto Recanati, direttamente coinvolto ma oggettivamente impossibilitato a risolvere da solo il problema”.