Di Aldo Rino Sichetti

PORTO RECANATI - In questi ultimi giorni ho letto articoli promozionali circa una auto-candidatura di Massimo Montali e del sottoscritto alla guida del Partito Democratico di Porto Recanati e di relative liste di nomi per la
partecipazione al direttivo, con contabilizzazione dei tesserati favorevoli all’una o all’altra soluzione.pd sede

Spero che quanto sopra sia esclusivo frutto di scelte editoriali che mirano a spaccare il partito, giocando sulla lunga militanza politica di entrambi e sulla nota contrapposizione di idee tra me e Massimo circa la fattibilità del progetto "Burchio" e la necessità o meno che il PD supporti in maniera determinante Giovanni Giri e il Gruppo consiliare di Città Mia, per il quale pochi mesi fa abbiamo chiesto la fiducia ad iscritti e simpatizzanti.

Al contrario, dopo le divisioni interne avvenute negli ultimi anni e la conseguente esiguità del numero di tesserati, il Segretario Regionale Comi e il Commissario Andrea Marinelli hanno chiesto esplicitamente di evitare la presentazione di liste contrapposte e financo di procedere ad un tesseramento strumentale alla prevalenza di una lista sull’altra.

Proprio per evitare che il PD si presti a queste strumentalizzazioni e spaccature, credo che io e Montali non dovremmo prestarci a tali manovre e fare un passo indietro, in modo da far emergere un direttivo unitario
e coeso di giovani, guidato da un segretario esente da troppi trascorsi politici.