PORTO RECANATI – Nei giorni in cui l’amministratore giudiziario dell’Hotel House, Tomasino, si appresta traPorto Recanati Hotel House.jpeg lunedì e martedì a consegnare al Tribunale i libri contabili e la relazione con la quale si prende atto della mancata effettuazione dell’assemblea condominiale per mancanza del numero legale e della conseguente impossibilità ad approvare il bilancio consuntivo 2016 (quasi 1 milioni di debiti) e quello preventivo 2017, ci si accorge che si è in prossimità del cinquantenario della posa della prima pietra di quello che nel 1967 doveva rappresentare un gioiello per il lancio di Porto Recanati meta turistica dotata di un complesso residenziale elitario.

L’inizio dei lavori dell’Hotel House, era il 22 luglio 1967, è stato documentato efficacemente dal periodico locale, attivissimo all’epoca, “La Tartana”, di cui abbiamo trovato tracce in rete (soprattutto Wikipedia) e che proponiamo ai lettori.

Si tratta dalla riproduzione delle pagine e per facilitarne la lettura, a seguire, proponiamo due testi salienti.

Parte primaTitolo LaTartana

Vivamente apprezzati dal Ministro Natali i riflessi economico-sociali dell'iniziativa in rapporto alla crescita della riviera maceratese. Visita al cantiere in piena attività - La prima pietra rimarrà visibile nell'atrio dell'edificio a quindici piani che costituirà il nucleo fondamentale dell'opera - II rito religioso alla presenza dei parlamentari e delle autorità.

Nel pomeriggio del 22 luglio il Ministro della Marina mercantile on. Lorenzo Natali è intervenuto, a Portorecanati, alla posa della prima pietra del complesso residenziale autosufficiente del tipo Hotel House che sta sorgendo a sud della cittadina, un'opera imponente turismo residenziale nella riviera maceratese.
La presenza del Ministro, che era accompagnato dai parlamentari della DC on. Delle Fave, Forlani, Tambroni, Caste lucci, Rinaldi (l’on. Simonacci, che pure aveva svolto un fattivo interessamento per l'iniziativa, assente per impegni parlamentari, aveva telegrafato la sua adesione) ha reso memorabile la giornata, che può essere considerata una data fondamentale per lo sviluppo di Portorecanati.
Il Ministro Natali - che era giunto all'aeroporto di Falconara nelle prime ore ieri pomeriggio - è stato dapprima accolto nella sala conciliare del Comune, dove il sindaco Pasquale Moroni gli ha rivolto un indirizzo di saluto presenti i componenti della giunta comunale. Tra gli intervenuti c’era anche l’Arcivescovo di Ancona Mons. Tinivella, il presidente dell’Issem rag.Gualliero Nepi, il presidente dell'Azienda di Soggiorno Angelo Gasparre, numerose autorità locali, civili e militari. Il sindaco, nel dare il saluto della città all’illustre ospite, ha anche esposto in sintesi i maggiori problemi di Portorecanati, come quello della difesa dell’abitato, quello di un porticciolo rifugio a carattere turistico, e quello, infine, della inclusione del territorio comunale nei benefici previsti dalla legge 614 per le aree depresse del centro nord. Il Ministro on. Natali, nel ringraziare, ha promesso di fare del suo meglio per la soluzione dei problemi che gli erano stati prospettati ed ha infine precisato che il Governo intende ampliare la rete dei porticcioli turistici; anche per questo scopo una commissione, costituita espressamente, sta compilando un piano di sviluppo del settore.
Subito dopo il corteo delle personalità ha raggiunto, a sud del paese, la zona di S. Maria in Potenza, dove è avvenuta la cerimonia ufficiale dell'inizio dei lavori del nuovo imponente quartiere residenziale autosufficiente.
La bella giornata di luglio e l'animazione che regnava nel cantiere edile in piena attività hanno conferito alla cerimonia i più bei colori e grande vivacità.
bozzetto areaHHL'intero quartiere era infatti pavesato a festa con bandiere e striscioni di saluto. Tra gli operai, gruppi di turisti e di cittadini, progettisti e personalità politiche, fotografi e operatori della televisione; un bel colpo d'occhio che stava a significare un'autentica festa per la cittadina. Nel palco, fronteggiato dal grande plastico del nuovo quartiere, il sindaco Pasquale Moroni ha presentato al Ministro la realtà turistica di Portorecanati non appena entrerà in attività il grande complesso dell'Hotel House, vero e proprio quartiere auto-sufficiente e satellite con 450 appartamenti per oltre 1800 abitanti, ed ha sottolineato la necessità di preparare e completare tutte quelle opere che dovranno consentire un più rapido sviluppo del turismo portorecanatese.
Il quartiere dell’Hotel House che sarà ultimato entro il 1968, costituisce una sicura premessa di incentivazione economica per Portorecanati. L'opera va inquadrata nel miglioramento delle infrastrutture oggi esistenti già realizzate o che dovranno esserlo entro breve tempo per iniziativa dello Stato o di altri enti pubblici. Il quartiere sorgerà infatti, presso l'uscita sud del tronco autostradale Rimini-Ancona in costruzione, esso beneficia dei miglioramenti apportati dal raddoppio ferroviario della Ancona-Pescara, è vicino allo scalo marittimo di Ancona e alla stazione aeroportuale di Falconara che, con l'autostrada, sarà raggiungibile in pochi minuti.
L'opera è quindi uno dei primi tangibili risultati di come le aree dotate di valide infrasrutture possano richiamare un fecondo intervento anche della iniziativa privata e di come possano essere risolti, in campo turistico, gli squilibri tra aree a diverso livello economico ed a diverso sviluppo.
L'Hotel House di Portorecanati si pone come premessa di maggiore benessere per l'intera popolazione della vallata del Potenza, per la clientela stabile che il complesso residenziale richiama, per la creazione di nuovi posti di lavoro, per l'impulso economico che 450 famiglie in più ogni estate daranno alla zona, per il lancio pubblicitario che è stato fatto dell'opera anche in campo internazionale.tartana1
Il Ministro Natali ha detto di aver profondamente apprezzato l'iniziativa, soprattutto per i suoi riflessi economico-sociali in rapporto alla crescita della riviera maceratese, oltreché per l'imponenza e la vastità del programma. Sono riflessi che non vanno sottovalutati quando si pensi che l'Hotel House ha dato a molti piccoli risparmiatori la possibilità di realizzare un sogno - quello della casetta al mare, utilizzabile anche d'inverno, magari, per la vacanza di fine settimana - che fino a qualche tempo fa sembrava troppo lontano e irraggiungibile perchè destinato solo alle persona facoltose. E simpaticamente il Ministro ha voluto citare anche - con un ricordo perdonale - gli anni della giovinezza trascorsi sui banchi di scuola avendo come compagno il realizzatore dell' Hotel House di Portorecanati, l’imprenditore Antonio Sperimenti, alla cui volontà e capacità è dovuta la nuova unità urbanistica, impostata con spirito di iniziativa e con piena fiducia in un periodo in cui la congiuntura edilizia permaneva notevole. Con lo stesso costruttore Sperimenti il Ministro si è complimentato all'atto di accomiatarsi per l'efficace azione condizionatrice che egli ha intrapreso nel determinare i prezzi del mercato della « seconda casa » degli italiani.
Si è poi svolta la cerimonia della benedizione della prima pietra ad opera dell'arcivescovo di Ancona monsignor Tinivella. La pergamena che ricorda l'inizio dell'opera « per il progresso delle civili genti marchigiane » è stata murata, dopo la firma, in un blocco di calcestruzzo che non è stato messo, come di solito avviene, nelle fondamenta dell'edificio, ma che rimarrà visibile nell'atrio dell'Hotel House, a testimonianza - insieme con la targa che ricorderà l'inaugurazione a complesso ultimato - di una data felice e memorabile.
Prima di lasciare Portorecanati il Ministro on. Natali con gli onorevoli Forlani, Delle Fave, Castellucci. Rodolfo Tambroni e Rinaldi, ha visitato il cantiere; soste d'obbligo il grande plastico che illustra la sistemazione definitiva della zona, con le aree verdi e i servizi necessari alla collettività gli impianti sportivi annessi, ed il modulo architettonico che riproduce esattamente, nelle dimensioni reali e nell’arredamento.tartana2

L’idea di realizzare un Hotel House a Portorecanati va certamente considerata in una somma di ragioni che hanno contribuito a fare del turismo, oggi, un fenomeno sociale, capace di trasformare abitudini e modi di vita, ed a cui vorrei brevemente rifarmi per chiarire i criteri di una scelta.
In uno spazio percorso da autostrade che hanno rivolu¬zionato il concetto di distanza, in una società che tende sempre più ad introdurre la vacanza tra i beni di consumo di fine settimana, oggi, per molti italiani, il concetto della « seconda casa» non è più qualcosa di astronomico o di irrealizzabile. Lo è forse una villa di lusso, non lo è un appartamentino al mare. Ed io ho inteso dimostrarlo con quest'opera.
Una nota rivista ha rivelato di recente che oggi soltanto il 2,2 per cento delle famiglie italiane possiede un'abitazione per la vacanza o per il week-end, ma che l’interesse della seconda casa cresce con l'aumento del benessere e porta anche a nuovi concetti di utilizzazione della vacanza stessa.
Indubbiamente oggi si tende a rivalutare la «vacanza in casa propria », tra mura domestiche in cui si vive in maggiore libertà che in un albergo o in una pensione, in cui il lavoro di routine è di molto ridetto per l'avvento di nuovi sistemi, dell’elettrodomestico e del surgelato, in una casa « fuori città » in cui si riconosce qualcosa di realizzato, di costruito per il futuro e soprattutto un segno del miglioramento della propria condizione.
Non ho mai creduto che la cosiddetta società del benessere fosse solo società dei consumi. Essa è anche società di più agevoli investimenti, in quanto chi oggi usa la villeggiatura come bene di consumo, tende anche, sempre più, a divenire proprietario di ciò che consuma. E' un'aspirazione comune. Sta alla impresa edilizia, alle realizzazioni della tecnica, ai nuovi concetti di una moderna realtà edilizia, fornire i motivi di questo incontro tra aspirazione e fatto compiuto, tra potenziale acquirente e costruttore, un incontro che io ho individuato nell'appartamento-tipo Hotel House, formula tra "le più felici per il turismo residenziale”.
Per una realizzazione del genere naturalmente, occorrevano diverse cose. Innanzitutto idee chiare ed uno spirito alieno dalla speculazione.
Il successo dell'iniziativa, dimostrato dal fatto che gran parte degli appartamenti sono stati venduti prima ancora che si iniziasse la costruzione, dimostra che l’acquirente ha trovato in appartamenti di questo genere la sua convenienza e che l'aspetto più interessante dell’iniziativa è dato, sì, dai concetti nuovi che essa esprime, come l'autosufficienza del quartiere quanto a servizi di vita collettiva, utilizzo di aree verdi per impianti sportivi e di ricreazione, programmazione integrale di tutto ciò che occorre alla vita delle 450 famiglie che abiteranno l'Hotel House ma anche e soprattutto dall'esiguità del prezzo di vendita di ciascun appartamento.
Concentrando i volumi, usando materiali nuovi ed al tempo stesso ad alto rendimento, seguendo i criteri dei più grandi architetti del nostro tempo ho avuto l'onore e mi sono anche posto, da noi l'impegnativo compito di rivoluzionare il tradizionale andamento del mercato della casa-vacanza, sia per quanto riguarda il gusto, sia per quanto riguarda il prezzo, il primo ispirato a quanto hanno detto celebri urbanisti ed architetti, come Le Corbusier e Pier Luigi Nervi, il secondo incredibilmente basso grazie ad un calcolo delle quantità i e ad una razionale progettazione.
Con un appartarmento-tipo che costa 3 milioni e 600 mila lire, (con facilitazioni di pagamento) ritengo di aver garantito a molti piccoli risparmiatori disseminati non soltanto nell'entroterra maceratese ma un poco dovunque in Italia, la possibilità di avere una casa al mare, un appartamento per le vacanze e per il riposo di fine settimana.

Parte seconda

Perché ho scelto Portorecanati per questa grande opera.

di Antonio SPERIMENTI
La riviera marchigiana rappresenta oggi una zona ideale per l'impostazione di un'impresa del genere, non tanto per le caratteristiche ambientali, le infrastrutture in via di sviluppo (autostrada Bologna-Ancona-Pescara; vicinanza di facili collegamenti ferroviari, marittimi e aeroportuali), per la varietà degli interessi offerti al turista (centri storici, ricchezze naturali del Conero, centralità della zona), quanto ed ancor più per la possibilità di individuare razionalmente alcuni poli di crescita turistica della stessa rivieni, uno dei quali è appunto il comprensorio di Portorecanati.sperimenti
Una realizzazione del genere non si sarebbe potuta concepire, voglio dire, nella riviera romagnola che, dopo aver costruito tremila alberghi su quaranta chilometri di spiaggia ai tempi del boom degli anni cinquanta e sessanta, si è trovata a considerare preoccupanti limiti di saturazione estiva, non sempre compatibili non dico con i collegamenti viari o le reali possibilità di un ordinato sviluppo del litorale, ma addirittura con una serena e riposante vacanza al mare. In altre località, peraltro, ci si è trovati a considerare il fenomeno opposto, l'assoluta carenza delle infrastrutture e del tessuto urbano; in altre ancora ci si è trovati a ricucire un incremento edilizio cresciuto disordinatamente in riva al mare, brandelli di tessuto urbanistico che stavano li a dimostrare una scarsa o poco chiara visione del domani.

Ho quindi scelto una zona che mi permettesse di fare questo discorso nuovo sulla seconda casa degli italiani e debbo riconoscere che l'entusiasmo della popolazione portorecanatese e l'attenzione che hanno dimostrato per l’ iniziativa le autorità, mi hanno convinto a continuare ed a perseverare nella strada intrapresa.
Oggi, con l'inizio dei lavori, con questo buon inizio, siamo - come dice il proverbio - a metà dell'opera, ed io confido che l’Hotel House possa essere ultimato entro i tempi stabiliti.
Certo, non è stato un cammino facile e mi sia consentito qui di ricordare taluni pregiudizi che possono avere ostacolalo, attraverso un certo tipo di mentalità, ciò che si intendeva compiere.
E' pregiudizio oggi abbastanza corrente che le grandi coabitazioni, i grattacieli residenziali, che riuniscono cento e più appartamenti, costituiscano uno degli aspetti più negativi del moderno modo di abitare. Oggi il problema è - si dice - «una o tante famiglie», quasi a contrapporre alla moderna unità di abitazione costituita dall'appartamento, la villetta unifamiliare di tipo inglese. Ebbene, a questo proposito vorrei ricordare che non c'è concetto più errato di quello che riconosce il massimo agio, sul piano psicologico, nella villetta unifamiliare, e vorrei anche citare quanto scrivevano non tanto famosi architetti ed urbanisti, ma una nota rivista, « Successo », appena un anno fa, a proposito di questo problema.

«Nel grattacielo, quando è costruito con criteri razionali, con gli spazi ben distribuiti, un numero sufficiente di ascensori, i servizi centralizzati, una buona difesa dai rumori, comode possibilità di rifornimento per i generi di prima necessità, si attua probabilmente quella che è una delle condizioni ideali per la abitazione dell'uomo del nostro tempo, e cioè la solitudine nella comunità. Nel suo interno ogni gruppo familiare fruisce senza impedimenti della propria libertà e nello stesso tempo si sente protetto, rassicurato, dal calore delle molte esistenze che si svolgono attorno e accanto ad esso.
Il fatto che ogni appartamento disponga di un ampio balcone, sostituisce largamente l’illusorio "contatto con la natura" offerto dagli striminziti giardini delle villette unifamiliari. Si tenga presente inoltre che nei grandi complessi edilizi esiste sempre la possibilità di creare ambienti comuni, sìa all'aperto sia al chiuso, per i giochi e per gli svaghi dei bambini.
Del resto la famosa ''unità di abitazione” creata da Le Corbusier a Marsiglia, si fondava appunto su questo criterio. E non occorre ripetere qui come il grande architetto recentemente scomparso avesse sempre presente, nei suoi progetti, il fattore uomo. I suoi ideali architettonici partivano sempre con l'ambizione di risolvere, prima che un problema estetico, un problema umano.
Non solo la città, ma anche la casa è destinata alle reali necessità dell'uomo era il grande tema del maestro dell'architettura moderna». Citazione un po' lunga, ma necessaria, giacché mi sembra che affermazioni del genere si commentino da sole e non ci sia chi non possa condividere la giustezza ai questo discorso.

Parte terza

Hotel House di Portorecanati è la più grande e razionale iniziativa edilizia per il turismo residenziale nella riviera adriatica. Alla sua progettazione hanno lavorato tredici ingegneri ed architetti. Ecco in sintesi le caratteristiche del grande complesso. SUPERFICIE: il terreno è situato a monte della statale Adriatica n. 16 presso il costruendo anello di svincolo che collegherà la statale al mare. Misura complessivamente 40 mila metri quadrati. Di questi ne saranno edificati soltanto 6 mila: tutto il resto sarà tenuto a verde con giardino all'italiana ed attrezzature sportive. FABBRICATI: L'Hotel House consiste in un edificio « 16 piani per complessivi 450 appartamenti (1800 abitanti) che sorge dinanzi alla pineta di Portorecanati, in vista del mare. I collegamenti verticali avvengono per mezzo di 12 ascensori di tipo rapido, due montacarichi per mobili e due scale. Un altro fabbricato accoglie su tre piani tutta la parte di rappresentanza: ristorante, tavola calda, dancing, sala convegni, negozi, supermercato, lavanderia-stireria, istituto di bellezza, telefono pubblico, pronto soccorso ecc. Questo corpo di fabbrica accoglie anche un impianto centralizzato di riscaldamento che funzionerà anche in inverno, rendendo vitale ed attivo l'intero edificio. ATTREZZATURE ESTERNE: Nell'area tenuta a verde sono previsti giochi per bambini, minigolf, tennis, piscina, galoppatoio, dancing estivo ed altre attrezzature sportive e ricreative. Sono inoltre previsti una stazione di servizio per auto e un parcheggio per 450 posti macchina riservato agli, abitanti del complesso. APPARTAMENTO TIPO: Ogni appartamento è di 60 metri quadrati di superficie, ed ha due camere da letto, un soggiorno-pranzo, cucinetta, servizi igienici completi di bagno, un balcone panoramico per tutta la lunghezza dell'appartamento con vista sul mare. Ogni appartamento tipo costa 3 milioni 600 mila lire con possibilità di mutuo ed ampie facilitazioni di pagamento. Le rifiniture sono signorili: tutti i pavimenti, ad eccezione della cucinetta e del bagno, sono in moquette, porte del tipo tamburato con cornici sagomate e maniglie del tipo barocco brunito; rivestimenti della cucina e del bagno in ceramica, servizi igienico sanitari in vitreus china.Sono centralizzati i servizi di riscaldamento, di acqua calda con contatore di consumo in ogni alloggio, di televisione con presa nel soggiorno; canalizzazione predisposta per due prese di telefono; collegamento di citofono con la portineria e l'esterno. Gli appartamenti vengono forniti anche ammobiliati.Si consiglia, in tal caso, di visitare l'appartamento tipo presso il cantiere di costruzione, dove è in visione l'arredamento modulare.