Nota di Uniti per Porto Recanati

PORTO RECANATI - Abbiamo ascoltato con attenzione le motivazioni che hanno portato l'Assessore Cingolani a rassegnare le proprie dimissioni e abbiamo capito che il motivo principale consiste nel fatto che molte delle decisioni inerenti le sue competenze venivano prese da altri. In particolare, ci ha colpito il passaggio in cui l'ex consigliere enuncia i suoi obiettivi: definizione del nuovo piano del traffico, attivazione immediata dei varchi elettronici e, tra l'altro, inversione del senso di marcia in via Micca. 0f830c1c890c064ea9b333df47cd5d75 XL

Parliamo di progetti che vennero avviati sotto la Giunta Montali e che, anche allora, trovarono forti resistenze ad essere attuati.

A questo punto ci chiediamo: esiste a Palazzo Volpini una burocrazia talmente radicata che detta tempi e regole alla politica, oppure esiste un "Politico" che, utilizzando gli uffici, comanda e decide su tutto e su tutti, su ciò che può essere o non essere fatto?

Questa è la domanda che avremmo voluto porre a Cingolani in sede di conferenza stampa, dovendogli comunque riconoscere che, in mezzo a tante comparse, rappresentava almeno una presenza... probabilmente troppo ingombrante.

Ciò che comunque rimane all'esito di questa vicenda è l'immagine di un'Amministrazione tutt'altro che coesa e priva di un progetto credibile per la città.

Proprio la mancanza di una rotta definita produce due pessime alternative: la pericolosa improvvisazione di pochi che vorrebbero fare qualcosa, generando sommosse di interi quartieri e il dannoso egocentrismo di chi non rinuncia ad imporsi su tutto e tutti.

In entrambi i casi ad essere al centro dell'azione politica non è certo il bene dei cittadini.