PORTO RECANATI – Se non si fosse recata dai carabinieri per denunciare lo smarrimento del certificato di proprietà del suo camper, atto che gli era indispensabile per vendere il suo camper, oggi si sarebbe ritrovata in mano un assegno “cabriolet” e senza camper.camper 01

Subito in caserma i militari hanno subdorato che qualcosa non quadrasse ed hanno chiesto alla signora di “mimetizzarsi” come parenti all’atto delle fasi della compravendita maturata tramite un annuncio su un portale dedicato.

All’appuntamento si presentano due uomini residenti a Rimini, uno di nazionalità romena, ed una donna di Ravenna.

Sul tavolo l’assegno da 28.000 euro che uno dei “parenti” della donna chiede poter verificare presso una banca se sia realmente coperto.

Per i tre a quel punto il gioco si fa rischioso e affermando di averci ripensato viste le condizioni del mezzo chiedono indietro il titolo bancario.

I carabinieri escono allo scoperto e dopo un rapidissimo controllo verificano l’insussistenza dell’assegno e procedono alla denuncia dei tre per tentata truffa, ricettazione, uso di atto falso.