Di Angelica Sabbatini, assessore al turismo e cultura

PORTO RECANATI – Non siamo Pompei, ma possiamo valorizzare ciò che abbiamo. Un primo esperimento di connubio tra turismo e cultura in sinergia con altre città e con le associazioni, ha avuto un riscontro positivo per quanto riguarda le visite alla mostra archeologica ed agli scavi di Potentia con oltre 400 visitatori.

Bene il punto didattico ai giardini Diaz, nel quale la città di Treia ha saputo coinvolgere un pubblico molto variegato ed altrettanto interessato.

Alcune difficoltà tecniche iniziali (illuminazione) hanno fatto partire in ritardo gli allestimenti al parco Europa dove l’Archeoclub ha fatto conoscere i segreti delle antiche civiltà.

Abbiamo poi tentato il coinvolgimento di più parti della città ed ovviamente questo, come primo anno, ha fatto evidenziare delle problematiche da tenere in considerazione per le future edizioni.

Non è peregrina l’ipotesi di concentrare tutto agli scavi.

Secondo il Presidente dell’Archeoclub Loris Sangelantoni, problemi di illuminazione a parte, alta la presenza alla mostra ed all’area archeologica e il discreto numero di chi ha completato il giro delle sette location, che con sette sigilli apposti sulla mappa dava un simpatico gadget.

Sono stati 150 ad avere il “settimo sigillo” alla fine, e malgrado l’eccessiva dispersione dei figuranti e la pubblicità migliorabile la risposta è stata buona.

Le lanterne hanno portato sulle ali della brezza marina suggestioni segrete, per noi l’auspicio di ulteriori e ancora più coinvolgenti iniziative.

Roberto Santigli, presidente dell’Associazione Romanitas, uno dei gruppi che ha partecipato agli allestimenti tematici, ha ringraziato per l’accoglienza e l’ospitalità malgrado qualche piccolo inconveniente sia il venerdì che il sabato mattina agli spazi didattici ed ha sottolineato come comunque il pubblico sia rimasto soddisfatto e colpito e ha formulato propositi di disponibilità futura in occasione di altre rievocazioni.