Nota del gruppo consiliare regionale UDC

PORTO RECANATI - In Italia non esiste nulla di simile all’Hotel House di Porto Recanati: 480 appartamenti, dislocati su 17 piani, più di 1.700 residenti e domiciliati ufficiali lato house2per lo più stranieri, senza contare le centinaia di abusivi stimati. Oltre a questo la struttura, specie dopo il sisma scorso, presenta drammatiche carenze igienico-strutturali per le quali non è più possibile far finta di nulla rinviando il problema.

E’ evidente, quindi, la necessità di avviare un progetto di riqualificazione urbanistica e di sicurezza dell’intera zona e di ipotizzare soluzioni definitive per il futuro che non escluda alcuna ipotesi in merito, compresa l'eliminazione dell'edificio”: è questo l’appello lanciato da tempo dal capogruppo UDC in Consiglio Regionale Luca Marconi che già si è interessato della questione promuovendo sia un incontro fra il presidente della Giunta Regionale, Luca Ceriscioli, e il sindaco di Porto Recanati, Roberto Mozzicafreddo, sia un’audizione in III commissione Regionale delle autorità cittadine sulla situazione dell’Hotel House per far maturare soluzioni concrete.

In questa direzione, d’accordo con il sindaco, Marconi ha avviato la procedura proprio per quell’intervento straordinario che solo può offrire le soluzioni necessarie. “Insomma ci vuole una legge speciale, conclude Marconi, come fatto già a Scampia e in altre località italiane.”

In questo senso è allo studio degli uffici del Consiglio Regionale, su richiesta dello stesso consigliere Marconi, una proposta di legge nazionale ad iniziativa regionale per il reperimento dei finanziamenti necessari e per l’approvazione di tutte quelle norme urbanistiche e di altro genere necessarie per permettere alla Regione, alla Provincia e al Comune di adottare tutti i provvedimenti necessari per il recupero della coesione sociale, l'attrattività turistica ed il rilancio economico-sociale delle zona.

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