PORTO RECANATI – La particolare morfologia della città, dotata di un ristrettissimo territorio comunale, fa sic he quando si apra la stagione della caccia, le attività venatorie collidano con lo sviluppo urbanistico che ha portato a ridosso delle campagne le abitazioni. Basti pensare alle sempre più frequenti incursioni di daini nella zona di Montarice.Cacciatori gruppo630x380 3

In questi giorni sui social si è scatenata una marea di proteste da parte dei cittadini.

Uno di questi ha scritto una lettera che propone alcuni provvedimenti a tutela dei residenti

Lettera di Aurelio Scalabroni al sindaco

Carissimo Sindaco Mozzicafreddo, le scrivo questa lettera come mio e nostro rappresentante cittadino.
Lei rappresenta tutti noi, sia chi lo ha votato, sia chi ha scelto forze alla sua opposizione.
Noi siamo, comunque, suoi cittadini ed elettori.
Questa premessa è importante per spiegarle il senso della mia richiesta.
Oggi è partita ufficialmente la stagione di caccia.
Ed è stato un sacrilegio per moltissimi cittadini, ubicati nella zona periferica del paese, collinare e non, che hanno dovuto subire, sin dalle prime ore del mattino, una vera e propria violenza, un abuso contro il vivere quotidiano, e la possibilità di una minima tranquillità nelle proprie case.
La cosa importante che voglio farle presente è che mentre noi, che subiamo spari ravvicinati, a raffica, immotivati a ridosso delle nostre abitazioni, le ripeto, a ridosso delle case e con un disturbo alla quiete pubblica inaccettabile, siamo suoi concittadini e dunque potenziali suoi elettori,
la gran parte di questi sparatori, è il termine esatto, che distruggono la nostra quotidianità, sono di altri paesi confinanti (Potenza Picena, Recanati, Loreto, Castelfidardo e persino Osimo) e non sono proprio quelli che pagano i tributi di questo Comune, in questo comune, la loro tessera elettorale
non compare in anagrafica a Porto Recanati.
Le chiedo, idealmente a nome di tutte quelle centinaia di famiglie portorecanatesi che non meritano questo trattamento, di rendere tutto il territorio portorecanatese "Guns free" che nessuno, all'interno di questo territorio, possa utilizzare armi da fuoco.
"Lead free" perché tutto il piombo sparato ai poveri uccelli ed animali cade a terra, la terra di questo paese, inquinandola.
"Noise free" perché le ordinanze contro i rumori molesti, e più molesto di uno scoppio di fucile non c'è, valgano su tutto il territorio portorecanatese, non solo per il lungomare nei mesi estivi.
Perché lei, Roberto, è considerato persona civile e di grande sensibilità. E siccome io personalmente la considero così, mi sono permesso di scriverle. Attendo una sua risposta.