PORTO RECANATI - Con la formalizzazione della denuncia da parte dei familiari che hanno avuto le lapidi danneggiate da un esecrabile gesto vandalico, scatteranno le bruciata 2indagini da parte della Polizia Locale.

Non risulta al momento alcuna segnalazione ai carabinieri pur trattandosi di un grave atto sacrilego.

La comunità porto recanatese è rimasta colpita dall'atto che ha completamente bruciato con del liquido infiammabile la lapide Mario "Marello" Tiseni e danneggiato le due poste sopra (Italia Perfetti e Dina Testasecca)

Sconvolti i familiari di "Marello" che non sanno spiegarsi un tale gesto in quanto Mario non ha mai avuto o dato da ridire con chicchessia.

I vandali, stando a quanto potuto al momento ricostruire, dovrebbero avere agito durante la notte tra martedì e mercoledì, aporofttando del temporale che stava passando con tuoni e fulmini, sopra la città.

Sono stati però i familiari di Tiseni giovedì ad accorgersi delle lapidi annerite e chiamare subito Polixia Locale e custode. Questi poi ha riferito di avere sentito un gran botto ma di averlo collegato ad un tuono.

Il luogo si trova proprio di fronte al sacello funerario di don Attilio Moroni.

Indagini difficile anche perchè il cimitero non è dotato di videosorveglianza (che servirebbe) visti anche raid predatori contro le auto in sosta nel piazzale.

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