PORTO RECANATI – C’è preoccupazione tra i proprietari di chalet o di immobili a Lido delle Nazioni. Da quando sono state messe in mare le paline che indicano i punti dove calare i massi delle scogliere (era il 2 ottobre) è tutto fermo.DSCF3681

In questi giorni poi il mare si è fatto sentire e laddove aveva donato pezzi di arenile se li è prontamente ripresi. Anche stamattina (foto sotto) erano evidenti le onde prossime alle case e gli "scalini" formati dall'erosione.

Questa mattina, tra interviste sull’Hotel House e il terremoto, l’assessore regionale alla difesa della costa, Angelo Sciapichetti (nella foto quando ha presentato il progetto) ha spiegato che, seppur non visibile, il cantiere c’è … ma è in Croazia.

Sono infatti in corso i lavori di scavo nelle cave croate per ricavare i pesanti massi che dovranno essere posati dalle imprese che si sono aggiudicate l'appalto.

Si tratta di tonnellate e tonnellate di roccia che devono arrivare in forma consistente per avviare la posa da sud (fosso Pilocco) per proteggere subito la parte più esposta della costa a difesa della infrastruttura ferroviaria, tratto Bologna- Lecce, da K. FERR 233,1 a km FERR 236,3, e conseguentemente ttutte quelle strutture che oggi si trovano "schiacciate" tra la massicciata e il mare.

Si tratta di 20 scogliere da 50 metri ognuna poste ad una distanza variabile tra 60 ed 80 metri dalla costa.

La prima fase dei lavori prevede la realizzazione di una batteria di scogliere emerse a copertura del paraggio per quasi 4 km e un ripascimento con apporto di materiale di cava dall'esterno per il tratto di litorale di circa 1650 ml compreso tra la zona sud della località «Pineta» fino al confine sud del comune di Porto Recanati.

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