PORTO RECANATI - Il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia Elena Leonardi interviene sulla situazione dell'erosione costiera che si sta accentuando in questi giorni anche nel comune di Porto Recanati, dopo le recenti mareggiate.skarico1

Non posso che condividere le preoccupazioni degli operatori balneari per i ritardi che si stanno succedendo, a settembre si chiede alla Capitaneria di Porto di autorizzare l'inizio dei lavori prima della chiusura della stagione balneare, deroga concessa ma i lavori non partono. A novembre, vista l'urgenza dell'intervento, si chiede alla capitaneria una nuova autorizzazione affinzhè si possa lavorare di giorno ma anche di notte, autorizzazione concessa ma non utilizzata visto che il pontone si è visto solo sporadicamente e non certo con i ritmi frenetici di lavoro che l'urgenza e le richieste di poter operare anche nelle ore notturne, avrebbero fatto supporre.

La proroga dei tempi di ultimazione dei lavori, che recentemente è stata spostata a dicembre 2018, conferma che qualcosa nella procedura burocratica nell'attuazione del progetto di difesa della costa non sta procedendo a dovere.

Per Leonardi qualcosa non ha funzionato, eppure vorrei ricordare – prosegue la capogruppo di FdI – l'impegno assunto dalla Regione all'atto della votazione della mia mozione del 3 marzo 2016 nella quale chiedevo garanzie sull'effettivo svolgimento degli interventi programmati per la costa di Porto Recanati. Ho letto in questi mesi – prosegue Leonardi – proclami aventi tutti per oggetto i tempi di realizzazione delle scogliere, si diceva da più parti: "i tempi saranno rispettati". Ma i Decreti regionali che posticipano il termine dei lavori al dicembre 2018 sono l'evidenza che qualcosa non ha funzionato a dovere. Non si può andare avanti con soluzioni tampone come i cosiddetti sacchi "big bag" che tra l'altro aggravano in termini di costi la spesa e non garantiscono le giuste tutele agli chalet e alle infrastrutture di Porto Recanati.

Sono rammaricata per come sono andate le cose – continua Leonardi – perché si è perso ulteriore tempo, nonostante si sia chiesta la proroga, poi concessa dal competente Ufficio Circondariale Marittimo, per poter eseguire i lavori anche durante la stagione balneare il risultato è che ora si assiste comunque ad una proroga di ultimazione dei tempi dei lavori, col rischio che questo inverno dia il colpo di grazia ad un vasto tratto di litorale portorecanatese, le mareggiate di qeusti giorni hanno fatto suonare in molti un campanello d'allarme.

Per quanto di competenza chiedo alla Regione di svolgere azione di vigilanza poiché se ha formulato un Accordo di Programma e i lavori sono stati assegnati non significa lasciare da parte questa importante problematica per l'economia locale e il turismo di Porto Recanati e della Regione stessa.