RECANATI - Assegnati dalla Protezione Civile, con decreto del responsabile, David Piccinini, 100.000 euro all’Hotel House per la messa a norma antincendio ma vvfhouse1sarebbero appena sufficienti al solo posizionamento degli estintori e degli idranti come lo stesso amministratore condominiale giudiziario Gianluca Tomasino ha confermato in base al progetto che ha deposito al fine di ottenere la certificazione dai VVF e scongiurare l’applicazione dello sgombero dello stabile come stabilito dall’ordinanza del sindaco Mozzicafreddo.

I 100.000 euro intanto sono nella disponibilità del comune che già ha fatto sapere che l’erogazione sarà vincolata al recupero della somma mediante prelievi coattivi sulle buste paga dei residenti nel complesso.

E subito qui è scoppiata la nuova polemica che ruota sulla liceità di far pagare solo a chi è tangibile quando all’interno dell’House ci sono persone che la busta paga non l’hanno mai avuta ed i proventi di sostentamento provenienti da ben altre attività ….

Il contributo di € 100.000 a favore del comune di Porto Recanati “vale come contributo straordinario per la messa in sicurezza e la riqualificazione dell’area dell’Hotel House , ivi compreso l’edificio, mediante interventi da realizzare per il miglioramento delle attuali condizioni di sicurezza e, conseguentemente, contenere le criticità di sicurezza pubblica, di ordine sociale e ambientali”. Leggendo bene si va anche un tantino oltre le norme antincendio con solo 100.000 euro.

Con queste motivazioni è stato erogato il finanziamento.

Lo stabile dell’hotel House di Porto Recanati, è noto alle cronache, anche nazionali, per la situazione residenziale e lo stato di coabitazione di diverse etnie con conseguenti problemi, oltre che sociali, anche di ordine pubblico. A questa situazione si è aggiunta, negli ultimi tempi, una forte carenza manutentiva ed una importante morosità nel pagamento delle bollette di luce ed acqua, per effetto della quale l’ente gestore dell’acquedotto ha sospeso l’erogazione dell’acqua da ormai un paio di anni e l’edificio utilizza quella di pozzi l’acqua dei quali non ha le caratteristiche tali da poter essere definita potabile.
Per effetto di questa sospensione, già dal mese di dicembre 2015, la protezione civile regionale ha messo a disposizione nel piazzale del residence una auto botte per acqua potabile che ancora oggi è a disposizione del comune per poter fornire un servizio essenziale, la cui carenza comporterebbe altrimenti ulteriori problemi.
In data 08/04/2016 il Prefetto di Macerata ha scritto al Presidente della Giunta Regionale una nota con cui lo ha informato della grave situazione sociale dell’ Hotel House nonchè della grave situazione debitoria del condominio nei confronti del gestore del servizio idrico Astea, che ha determinato il distacco dell’utenza da parte dello stesso gestore. Con tale nota il Prefetto di Macerata ha evidenziat o anche il fatto che il condominio stava provvedendo alla fornitura di acqua mediante un pozzo risultato tra l’altro irregolare e non autorizzato.Il condominio è composto da 480 appartamenti su 16 piani ed ospita dalle 1.700 alle 3.000 persone di diversa etnia e, come si evince da una nota in data 30/06/2017 a firma dell’amministratore, presenta importanti problemi di natura gestionale tanto da aver indotto alcuni condomini a procedere con ricorso al Tribunale di Macerata data l’impossibilità di poter avere il numero legale nelle assemblee condominiali dove venivano anche approvati i bilanci.
Nella stessa nota l’amministrazione condominiale dichiarava inoltre che la mancanza del numero legale non consente nemmeno l’approvazione dei progetti per la messa in sicurezza dello stabile e conseguente rilascio del certificato di prevenzione incendi, anche per questo motivo il ricorso sopra menzionato chiedeva l’autorizzazione e l’approvazione sia dei progetti necessari ad eseguire i lavori che dei bilanci.
Con nota in data 29/06/2017 il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Macerata ha segnalato al Sindaco di Porto Recanati, e per conoscenza al Prefetto di Macerata, anche in riferimento alla precedente ed annosa corrispondenza in merito, la presenza di gravi carenze relativamente all’osservanza della vigente normativa antincendio, con particolare riferimento all’inefficienza dell’impianto idrico antincendio sia dell’edificio che dell’autorimessa che per tale motivo è stata interdetta all’utilizzo.
Il sindaco ha emesso quindi propria Ordinanza n. 139 in data 13/07/2017, con la quale ordina, all’amministratore del condominio Hotel House, di eseguire con assoluta urgenza le opere necessarie per l’adeguamento alla normativa antincendio, con avvio entro 30 giorni dalla notifica dell’atto e 120 giorni dall’avvio per il termine degli stessi.
Con tale ordinanza il Sindaco ha anche stabilito che “il mancato rispetto dei termini sopra indicati, comporterà l’adozione di tutte le misure previste dalla vigente normativa, ivi compreso lo sgombero dell’intero immobile.
In data 25 settembre 2017 viene peraltro presentata dalla Regione Marche la proposta di legge con deliberazione consiliare n. 21/17, con la quale si chiede alle Camere la modifica alla Legge 11 dicembre 2016 n. 232, chiedendo uno specifico intervento finalizzato alla riqualificazione e alla messa in sicurezza dell’edificio-quartiere Hotel House di Porto Recanati, non esclusa la sua demolizione per fa re posto a d un nuovo eventuale quartiere le cui motivazioni sono esposte nella relazione illustrativa che riporta in modo esaustivo l’attuale situazione del condominio.
In data 25 settembre 2017, il Prefetto di Macerata, ha invia to una nuova nota al Presidente della Regione Marche con la quale lo aggiorna va sulla situazione e, pur riconoscendo la positività dell’intervento economico messo in atto dalla Regione, ha suggerito una rimodulazione del finanziamento facendo riferimento anche alla necessità di riattivare ilfunzionamento degli ascensori in considerazione anche della presenza nel condominio di persone anziane e malate.
Nella stessa nota il Prefetto ha espresso forte preoccupazione nella possibilità dello sgombero a seguito dell’ordinanza del Sindaco e delle gravi conseguenze che si verrebbero a creare, suggerendo di valutare i presupposti per una esecuzione in danno dell’amministrazione comunale e, nell’ipotesi che quest’ultima risultasse eventualmente inottemperante, ai sensi dell’art 54 commi 4 e 7 del Testo Unico degli Enti Locali.
Per far fronte a tale situazione di ordine sociale e sicurezza, i dirigenti del Servizio Politiche Sociali e Sport e del Servizio Protezione Civile, con nota n. 1292746 del 27/09/2017, hanno proposto al dirigente della P.F. Ragioneria e Contabilità la necessità di procedere ad una variazione compensativa e di cassa al bilancio 2017 – 2019 , dotando il capitolo di spesa per investimenti n. 2120420002 dello stanziamento di € 100.000,00, e la contestuale assegnazione del capitolo stesso al Servizio Protezione Civile . Tale operazione finanziaria si è resa necessaria in quanto, secondo il governo regionale, con questo contributo il comune di Porto Recanati può avere una copertura finanziaria per procedere, ai sensi dell’art. 54 commi 4 e 7 del Testo Unico degli Enti Locali così come suggerito dalla Prefettura di Macerata nella
nota su indicata, ad affrontare le spese necessarie all’adeguamento almeno dell’impianto antincendio.
Tale proposta è stata recepita nella Legge Regionale n. 29 del 18 ottobre 2017 “Variazione generale al bilancio di previsione 2017/2019 ai sensi del comma 1 dell’articolo 51 del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118”, che prevede nel capitolo 2120420002 un contributo straordinario di € 100.000,00 a favore del Comune di Porto Recanati per la messa in sicurezza e la riqualificazione dell’area dell’Hotel House con oneri a carico della Giunta Regionale nel bilancio 2017/2019 annualità 2017.
In data 06 ottobre 2017 il sindaco di Porto Recanati, con propria nota, ha trasmesso i dati aggiornati riferiti al complesso denominato Hotel House in merito alla situazione anagrafica dello stabile dai quali si evince la densità abitativa residente e riconosciuta, salvo gli individui abusivi.
L a Prefettura di Macerata in data 03/11/2017 ha comunica to di aver ottenuto la dilazione da parte dell’ENEL per la sospensione dell’energia elettrica nelle more della decisione da parte del Tribunale di Macerata convocando contestualmente un incontro per la disamina di eventuali scenari di rischio nel caso si debba procedere allo sgombero dell’immobile. Nel corso dell’incontro in Prefettura si è tra l’altro deciso di richiedere un a relazione, da parte del Servizio Protezione Civile, riportante la quantificazione economica e l’ipotesi dei possibili scenari che possano configurarsi nell’eventualità si procedesse con lo sgombero più volte citato.
Tale relazione, trasmessa a quanti di interesse per le vie brevi con mail in data 15/11/2017, ha sostanzialmente illustrato le conseguenze organizzative ed economiche derivanti da un eventuale sgombero, che comporterebbe una spesa minima di circa €1.500.000,00 mensili oltre alle spese fisse, alla quale operazione andrà ad aggiungersi l’aspetto sociale e sanitario con le conseguenti ripercussioni sul tessuto socio economico comunale e regionale Successivamente la Prefettura di Macerata ha convocato, in data 17/11/2017, il Comitato Provinciale di Ordine e Sicurezza Pubblica, nel quale ha reso nota l’ordinanza del Tribunale di Macerata relativamente all’istanza già citata fatta da a alcuni condomini nei confronti dello stesso condominio Hotel House di Porto Recanati, con la quale si ritiene parzialmente fondata
ed accoglibile l’istanza presentata, autorizzando l’amministratore all’apertura del conto corrente del condominio.
Recenti fatti di cronaca hanno visto lo svolgersi di due eventi di particolare importanza, l’incendio di uno degli appartamenti del complesso residenziale avvenuto in data 3 novembre 2017 e il decesso di uno dei residenti del palazzo avvenuto su una delle panchine del cortile antistante l’edificio.
Da quanto sopra detto si evince la necessità di porre in essere i primi minimi indispensabili interventi, con attivazione ai sensi dell’art. 54 commi 4 e 7 del Testo Unico degli Enti Locali o, se possibile, esecuzione in danno alla proprietà, al fine di evitare che il Comune di Porto Recanati possa trovar si nella condizione di dover intervenire con le sole proprie forze alla ricollocazione della maggior parte degli inquilini, esponendosi ad un sicuro dissesto finanziario.
da ciò ne deriva che , sicuramente, si renderà necessario un f orte e deciso intervento dello Stato, ribadendo che le conseguenze di un provvedimento di sgombero condurrebbe ad un evento di rilievo azionale di tipo “C” come da art. 2 della Legge 225/92, e comporterebbe oneri di gran lunga superiori rispetto a quelli ipotizzati nel presente atto.
Con nota n. 1195029|29/11/2017 è stato richiesto al Comune di Porto Recanati un preventivo di massima con indicazione delle opere che si intendono eseguire;
Il Comune di Porto Recanati, in data 30/11/2017, ha presentato un computo metrico con la previsione di massima dei lavori di messa in sicurezza dell’impianto antincendio che pertanto viene condiviso.