PORTO RECANATI/NUMANA/PEDASO – I carabinieri di Numana, nella decorsa notte, a conclusione di un’autonoma attività info-investigativa, hanno tratto in arresto, in esecuzione di provvedimento di cumulo di pene concorrenti, emesso il 30 novembre dalla Procura della Repubblica di Macerata, Stefano Giardinj, nato ad Ancona, classe 1962, residente a Porto Recanati, ma di fatto domiciliato in Pedaso, separato, consulente finanziario, pluripregiudicato. Costui veniva sorpreso e catturato all’interno di una pizzeria a Pedaso, dove si era recato per la cena.

foto GIARDINILe successive ed immediate indagini consentivano di localizzare il suo domicilio “di fatto” in Pedaso, ove Giardini si era clandestinamente rifugiato al fine di sfuggire alla giustizia dovendo scontare la pena di anni 4 e mesi 6 di reclusione più 1.000,00 euro di multa per svariati reati tributari, di truffa ed evasione commessi rispettivamente in Numana, Ancona e Porto Recanati negli anni dal 2008 al 2013.

Giardini Stefano, noto truffatore seriale di Numana, dove era stato residente e dimorante per alcuni anni, non aveva cambiato le sua abitudini delinquenziali, attuando un particolare “modus operandi” sempre ugluale e individuando le sue vittime preferibilmente nei parroc di piccole chiese, con i quali solitamente interloquiva telefonicamente presentandosi quale vecchio parrocchiano raccontando di trovarsi in una situazione disperata di urgente bisogno di denaro per far fronte ad una multa da pagare a seguito di un sinistro stradale nel quale era rimasto coinvolto poco prima.

A quel punto, ottenuta la fiducia del malcapitato sacerdote, si faceva accreditare più volte le somme di denaro richieste su carte di credito (solitamente carte POSTEPAY intestate ad ignare persone), asserendo altresì di aver avuto più volte la stessa contravvenzione e che doveva far fronte anche al finto funerale della moglie che nel frattempo era deceduta a seguito del medesimo incidente, arrivando a farsi accreditare somme che sfioravano spesso 5.000,00 Euro a vittima.
Dopo l’avvenuto arresto, veniva eseguita una perquisizione nell’abitazione, che consentiva di rinvenire e sequestrare la somma in contanti di Euro 6.660,00 nonché nr. 6 carte di credito, a conferma dell’attività illecita ancora in essere, debitamente sottoposti a sequestro.

L’arrestato, espletate le formalità di rito, veniva tradotto e recluso presso la Casa Circondariale di Marino del Tronto su disposizione dell’A.G. procedente.