PORTO RECANATI – Con l’azzeramento del capitale sociale della GI&E del gruppo Gherho, prende il via la fase che porterà ad affittare un ramo di produzione alla GLF Turbine di Porto Recanati.

I sindacati, ricevuta la comunicazione, hanno immediatamente chiesto alla Regione ed alla proprietà un urgente incontro per capire nel dettaglio quella che si annuncia una più complessa operazione che nonostante le assicurazioni della Ghergo potrebbe avere ripercussioni sui livelli occupazionali.

Nei prossimi giorni ci sarà un incontro con le maestranze per fare subito il punto della situazione.

In una nota della GI&E si legge che “l’azienda è venuta a trovarsi in una situazione di estrema difficoltà economica e finanziaria con azzeramento del capitale sociale per perdite, al punto tale che l’assemblea dei soci avvierà nei prossimi giorni la fase dello scioglimento anticipato e della messa in liquidazione della società stessa. La società ha avviato contatti con vari operatori economici e imprenditori del territorio al fine di verificare la possibilità di trasferire i propri rami d’azienda (parti calde, compressori e impianti) per far si che alcuni comparti proseguano ad operare mantenendo i livelli occupazionali interessati”

“La GI&E –scrive ancora la proprietà- intende stipulare con la GLF Turbine un contratto di affitto del ramo di azienda per la sola produzione di parti calde per turbine a gas, con l’avvio delle attività lavorative entro il 1 febbraio nel reparto OFFI2. La GLF Turbine provvederà al mantenimento dei contenuti professionali del personale dipendente che consentiranno il razionale ed economico avvio dell’attività. I lavoratori attivi al momento dell’affitto del ramo d’azienda verranno trasferiti con tutti i diritti, obblighi e facoltà di cui attualmente dispongono e verranno mantenuti gli attuali contratti di lavoro. L’operazione non prevede alcuna variazione al numero degli addetti al ramo d’azienda che ammonta a 71 unità lavorative”.

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