PORTO RECANATI Nuovi arresti per droga effettuati dai militari del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Macerata, guidati dal Ten. Col. Walter Fava.
Dopo la brillante operazione denominata “WHITE BOAT”, eseguita appena 20 giorni fa, con l’arresto di 4 albanesi coinvolti nell’ingente rinvenimento di oltre 900 kg di marijuana del 29 giugno 2017 a Porto Recanati, si sono susseguiti una serie di arresti effettuati sempre dai Carabinieri della provincia maceratese, sotto le precise direttive del locale Procuratore della Repubblica, Dott. Giovanni GIORGIO, finalizzate a contrastare il sempre più diffuso fenomeno dello smercio di droga, specialmente tra le fasce più giovani: P 20180308 115349 vHDR On
- a Monte San Giusto, il 22 febbraio scorso, di un 31enne di Montegranaro e di un 23enne marocchino, trovati in possesso complessivamente per 1 kg di hashish;
- a Montecosaro, il 22 febbraio scorso, di un 27enne albanese, che nascondeva nel garage della propria abitazione circa 10 kg di marijuana e circa 4,5 kg di cocaina;
- a Mogliano, il 23 febbraio scorso, di due ventenni del posto trovati in possesso dei diversi quantitativi di marijuana (82 grammi), di hashish (oltre 100 grammi) e di cocaina (oltre 30 grammi);
- a Matelica, il 23 febbraio e il 6 marzo scorso, rispettivamente di un 38 enne e di un 19enne entrambi del posto, trovati il primo con 500 grammi di marijuana, oltre 1,2 kg di cannabis e il secondo con 100 grammi di marijuana suddivisa in dosi pronte per lo spaccio.

Questa volta, gli investigatori del Reparto Operativo maceratese si sono concentrati sul noto complesso condominiale denominato “Hotel House”, che ricade a Porto Recanati, in via Salvo D’Acquisto n.8. Non ha bisogno di presentazioni il palazzone, strutturato su 17 piani e 480 appartamenti, con più di 1700 persone residenti, per la gran parte stranieri (di 23 etnie diverse), che nel periodo estivo raggiungono anche le 3.000 unità.
Sono 3 i pakistani tratti in arresto, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Macerata, che concordava con le risultanze investigative dei Carabinieri che hanno ricostruito un esteso giro di spaccio messo in piedi dai tre pakistani:
- il 31enne A.S., per ben 3 volte arrestato per spaccio di stupefacenti ed anche condannato clandestino (poiché colpito da diversi provvedimenti di espulsione e per ultimo, dall’ordine di lasciare il territorio nazionale emesso dal Questore di Bari il 31.12.2017);
- il 36enne U.S., anch’egli arrestato in 3 diverse circostanze sempre per reati in materia di droga;
- il 39enne R.M.S., fino a quel momento incensurato.

Le indagini sono consistite principalmente in numerosi servizi di osservazione e pedinamento che hanno portato anche al sequestro di diversi quantitativi di eroina “brown” e di oltre 1.300 euro e sono state sviluppate con l’attenta analisi dei tabulati di traffico telefonico e telematico svolta dal militare del Nucleo Investigativo esperto in materia, che hanno consentito di individuare la vasta rete di acquirenti, risultati per lo più giovani caduti nel mondo della tossicodipendenza, provenienti oltre che dalla provincia di Macerata, anche da quelle di Ancona e Fermo. Le numerose testimonianze raccolte hanno permesso di ricostruire l’esteso spaccio al dettaglio, consistito in circa 600 cessioni per altrettanti grammi di eroina, posto in essere dai predetti indagati nel periodo compreso tra giugno 2016 e febbraio 2017, tra Porto Recanati (MC) e Porto Potenza Picena (MC).
In un caso è stato accertato che cessioni di stupefacente sono state anche “barattate” con prestazioni sessuali da parte di una giovane tossicodipendente del luogo.
Gli scambi avvenivano per la gran parte presso la foce del fiume Potenza (da qui il nome dell’operazione – spesso l’eroina Brown veniva nascosta, già suddivisa e confezionata in dosi di diverso tipo, tra le sterpaglie e i canneti), all’interno della Pineta di Porto Recanati, sulla spiaggia e, a volte, anche presso aree di servizio e parcheggi di Porto Potenza Picena. Complessivamente il profitto tratto dall’attività di spaccio da parte dei tre arrestati è stato quantificato in circa 30.000 euro. I 3 pakistani sono stati quindi condotti presso il carcere di Ancona Montacuto.
Per l’operazione sono stati impiegati 30 Carabinieri, tra Reparto Operativo e il supporto della Stazione CC di Porto Recanati, del Nucleo Cinofili Carabinieri di Pesaro e dei militari del 6° Battaglione “Toscana”, di stanza in provincia di Macerata per la nota esigenza in città a seguito dei recenti fatti criminosi.

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