POTENZA PICENA - In merito alla polemica sollevata dal Sindaco Francesco Acquaroli relativamente all'arrivo di 22 richiedenti asilo nel nostro comune (nella foto lo stabile individuato), vorrei invitare i cittadini a riflettere offrendo loro alcuni spunti:villa profughi
- Primo, la legge ed i trattati:
"Giuro di osservare lealmente la Costituzione Italiana" è la formula del giuramento che ogni Sindaco pronuncia nel Consiglio comunale di insediamento. Proprio nei Principi Fondamentali, all'art. 10, la Costituzione stabilisce il diritto d'asilo nel territorio della nostra Repubblica:
"L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici."
Il 10 dicembre 1948 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite approva e proclama la "Dichiarazione Universale dei Diritti Umani", che all'articolo 14.1 così recita:
"Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni."
Entrambi i documenti furono necessari sia per ridare dignità all'uomo dopo le leggi razziali del 1938, sia per proteggere i diritti umani con normative chiare e condivise.
Pertanto, la prima cosa che mi chiedo è: come dovrebbe porsi un Sindaco? Dovrebbe stare dalla parte dei principi fondamentali della nostra Costituzione riconoscendosi pienamente e senza riserve nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani o, invece, decidere di non rispettare tutto questo?
- Secondo, tempi e modi con cui è stata gestita la vicenda:
Se già da novembre 2015 il Sindaco Acquaroli sapeva che la Prefettura avrebbe assegnato alla nostra comunità 22 richiedenti asilo, perché aspettare l'11 luglio per dare rilevanza pubblica alla cosa? Come mai non ha sentito il dovere politico né morale di informare per tempo i capi gruppo o, ancora meglio, il Consiglio comunale che rappresenta tutta la comunità?!
- Terzo, la posizione del Sindaco Acquaroli:
Se non ritiene idonea l'ubicazione individuata per ospitare i 22 richiedenti asilo e se è preoccupato da possibili ripercussioni sociali, perché non ha agito tempestivamente per individuare e proporre ubicazioni alternative e migliori?!
- Quarto, cosa ci si aspetta da un Sindaco:
Che si faccia garante delle istituzioni democratiche agendo con l'obiettivo di risolvere le criticità ed offrendo rassicurazioni alla propria comunità o che faccia la vittima delle decisioni della Prefettura cercando di non farsi carico del problema?!
Dare accoglienza ai richiedenti asilo è un dovere. 22 richiedenti asilo in un comune di più di 16.000,00 abitanti non sono certo un'invasione e, di sicuro, Potenza Picena non è il primo né l'unico comune ad affrontare questa situazione.
Il Sindaco Acquaroli non si nasconda dietro a paure, vere o presunte che siano, ma si faccia carico della questione assumendo le responsabilità che gli spettano come Primo cittadino e pensando a gestire positivamente il tutto, promuovendo i valori dell'accoglienza e dell'integrazione.
La popolazione potentina è già da anni costituita per oltre il 10% da cittadini stranieri residenti nel nostro comune. Sono sicuro che, se correttamente informata e coinvolta, tutta la nostra comunità saprà continuare a dimostrarsi aperta, generosa ed accogliente.