POTENZA PICENA - Giunti in prossimità della scadenza con l'IRCR per la gestione della casa di riposo di Potenza veduta aerea PPPicena, ed essendo in atto una trattativa con l'ASP Paolo Ricci per l'asilo, il PD ritiene sia il momento di ripensare nel complesso il servizi alla persona in un'ottica completa, coinvolgendo gli altri enti operanti nell'ambito sociale per tentare di ottimizzare davvero qualità e costi dei servizi.

Nota del Gruppo Consiliare PD
La congiuntura finanziaria che i Comuni vivono attualmente rende sempre più difficoltoso per gli stessi assicurare la copertura dei servizi offerti in particolare alle categorie più deboli della nostra società come anziani e bambini, e questo di certo non consente di fornire il sostegno necessario alle famiglie ed ai corpi trainanti del nostro tessuto sociale.
E’ necessario evitare che la revisione della spesa corrente possa influire negativamente sul livello qualitativo dei servizi alla persona attualmente erogati dal pubblico.
In quest’ottica la scala da cui si affronta il problema risulta essere fondamentale per l’individuazione di una possibile soluzione. Riteniamo improbabile che questa possa essere cercata solamente nella dimensione locale, e crediamo che si debba ragionare ad una scala più ampia come quella dell’ambito sociale.
Pertanto essendo di dominio pubblico il dialogo in corso tra l’Amministrazione comunale e l’ASP Paolo Ricci di Civitanova Marche legato alla futura gestione dell’asilo nido di Porto Potenza, ed essendo giunti ormai in prossimità della scadenza della convenzione che lega il Comune di Potenza Picena con l’IRCR di Macerata per la casa di riposo, quale occasione migliore se non questa per ripensare nel complesso i servizi alla persona erogati dal nostro Comune?
Chiediamo con forza all’Amministrazione di coinvolgere nella sede della commissione consiliare gli Enti pubblici operanti all’interno dell’ambito sociale e dell’Area vasta nel settore dei servizi a domanda individuale, al fine di sviluppare insieme delle possibili soluzioni per proseguire nell’erogazione di servizi di qualità, allargando la discussione anche al sostegno alla disabilità ed al disagio.
Auspichiamo pertanto che l’Amministrazione colga nel nostro suggerimento le opportunità derivanti da un percorso virtuoso come quello proposto, e l’importanza che un’iniziativa simile potrebbe assumere nel tentativo di mettere in rete le realtà più significative operanti nell’ambito sociale e nell’Area vasta nell’interesse del cittadino.