POTENZA PICENA – Il Grappolo d’Oro è un patrimonio di tutta la comunità potentina, movimenta economie per ogni edizione vicine ai 100.000 euro, con fortissima ricaduta sul territorio.carro grappolo1

Ogni anno i volontari della Pro Loco profondono per settimane energie e tempo per offrire alla cittadinanza ma anche a chi proviene da fuori il meglio.

Non ci stanno però alla Pro Loco alle “malilingue” che sollevano solo polveroni di critiche senza conoscere la realtà dal di dentro, tantomeno hanno alzato un dito per aiutare l’organizzazione.

E allora “carte in tavola”. Oppure “Grappolo D’Oro 2.0”, se non “Rifondazione Grappolo d’Oro”.

Scegliete voi, ma andava in questa direzione l’assemblea cittadina (un centinaio di presenze) promossa da Giuseppe Castagna, presidente della Pro Loco, che ha incontrato con il direttivo la cittadinanza cui non solo illustrare il “dietro le quinte” della manifestazione, ma sentire idee e proposte che portino ad un maggiore coinvolgimento la cittadinanza.

Una sorta di rimettersi in gioco cercando progetti e idee per la futura edizione di settembre nell’ottica di spazio per tutti e di una manifestazione che sappia anche partire dal basso.Grappolo

Per Castagna quella di ieri sera era l’occasione da parte di taluni settori potentini per smetterla di spargere veleni dietro l’angolo ma di metterci la faccia esponendo critiche senza celarsi dietro il chiacchericcio malevolo, ricevere tutti i chiarimenti sul perché di certe scelte e proporre magari correttivi e suggerimenti.

A luglio ci sarà un secondo confronto pubblico per lanciare il lavoro per le giornate di settembre.

Su una cosa Castagna è stato netto e cioè che almeno una serata va fatta a pagamento e che va preservato il valore della domenica con il massimo sostegno ai “carristi”, perchè se mancano i carri, salta la manifestazione.

gruppo costumeMolte le idee che sono venute dai presenti, molto accredita quella di convincere i potentini a dare fondo ai vecchi guardaroba e vivere le giornate dell’uva vestiti da contadini. Lanciata anche quella delle serate tematiche che anticipino il Grappolo d’Oro favorendo manifestazioni di quartiere. Magari rimotivando qualcuno ad allestire carri.

Ma interessante è stato lo scambio di informazioni tra direttivo e presenti che hanno appreso cose di cui ignoravano l’esatta conformazione e per questo causa di fuorvianti polemiche.

“Le sensazioni dopo l’incontro –ci dice Castagna- sono state positive, anche i ragazzi che collaborano con me sono rimasti soddisfatti per avere verificato la presenza di giovani che potrebbero esser coinvolti. C’è spazio per fare ancora molto e far crescere il Grappolo d’Oro, purchè i potentini si convincano che non è un patrimonio solo della Pro Loco ma di tutta la città”.

Non a caso tra diretti (Pro Loco e collaboratori) ed indiretti (carristi e quartieri) sono state impegnate nell'edizione 2016 almeno 500 persone.