POTENZA PICENA – Nel tardo pomeriggio di ieri i carabinieri, in esecuzione dell’ordine del Tribunale, hanno tratto in arresto un 50enne del luogo, S. C., essendo passata inmolino1 giudicato definitivo la sentenza a suo carico per i reati di incendio doloso aggravato e detenzione di materiale esplodente.

L’uomo è stato associato al carcere di Fermo per scontare una pena detentiva di 2 anni e 6 mesi.

I fatti di cui era imputato risalgono al giugno 2016 e l’attentato provocò 300.000 euro di danni all’attività che a detta della pubblica accusa lo disturbava con i rumori, abitando nei pressi dell’attività (ex Maceratesi) in zona Molino Gatti.

I reati contestati erano per incendio doloso, tentato incendio doloso aggravato e detenzione e porto abusivo di materiale esplosivo.

Mentre i VVF erano intenti a spegnere le fiamme, la squadra in azione scoprì degli ordigni artigianali inesplosi che resero necessario l’intervento degli artificieri.

Le indagini dei carabinieri furono rapide e portarono subito all'indivuduazione dell'autore che pochi giorni prima aveva anche minacciato i titolari dell'azienda.

Ad incastrare l'uomo, un muratore di origine calabrese, le riprese di dove con delle taniche si rifornisce di carburante poi usato per l'attentato.

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