Nella magnifica cornice di una gremita Aula Magna del Comune di Recanati, si è svolto l’interessante10701935 859643180714653 3170411261716842193 n convegno dal titolo “Il calcio e le sue riforme” che ha visto come ospite d’eccezione il neo presidente della FIGC Carlo Tavecchio. C’era molta curiosità ed interesse da parte della folta platea, nutrita di autorità nel mondo federale, imprenditoriale, sportivo ed anche militare (presenti prima squadra e mister dei giallorossi, oltre a tanti ragazzi ed allenatori del Settore Giovanile) ma che annoverava anche tanti cittadini che non hanno voluto mancare all’evento organizzato dall’U.S. Recanatese con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale(rappresentata dal sindaco Fiordomo e dal delegato allo Spor, Scorcelli) e dell’ITIS “E.Mattei” di Recanati. Il primo cittadino di Recanati, Francesco Fiordomo, ha aperto le danze dando il benvenuto ai relatori sottolineando come sia importante l’entusiasmo e l’approccio autentico, leale e genuino che hanno i giovani che frequentano l’attività giovanile del calcio e di tutte le discipline sportive. La parola passa al presidente della Recanatese Sandrino Bertini che pone l’accento sulla gestione oculata e trasparente che ha permesso alla società della Recanatese di mantenere per tanti anni di fila la Recanatese in serie D e valorizzare i giovani del proprio vivaio. Il terzo relatore è Angelo Camilletti, vice-presidente della Recanatese e direttore risorse umane della iGuzzini Illuminazione S.p.a. “Circa undici anni fa sono stato coinvolto in un interessante progetto mirato al rilancio dell’ITIS E.Mattei, realtà fondamentale per Recanati, che stava muorendo in quanto erano rimasti pochi iscritti. Da lì è nata l’idea di rivitalitalizzare questa realtà e grazie alla combinazione vincente scuola-sport-lavoro ci siamo riusciti. Oggi vorrei ringraziare circa quaranta persone che a titolo di volontariato collaborano con la Recanatese e che ci permettono di portare avanti questo progetto. Il Settore Giovanile è una sorta di agenzia educativa, lo sport non è un surrogato della famiglia o un sostitutivo della scuola, bensì un forte alleato per la crescita del ragazzo.”10352333 859642657381372 8504013219358430192 n

Roberto Patrassi, esperto di diritto sportivo, si sofferma sull’importanza di coinvolgere l’imprenditoria locale e le istituzioni per la formazione di centri federali in cui tecnici qualificati possano formare i giovani calciatori, mentre l’avvocato Luigi Barbiero (Coordinatore del Dipartimento Interregionale FIGC LND), evidenzia come grazie alla famosa regola degli under i campionati sono più livellati, ma sopratutto è stato permesso alle società più virtuose di utilizzare ancora più under rispetto ai quattro imposti dall’attuale regola. Senza dimenticare che in questa maniera sono state risparmiate e razionalizzate un’ingente quantità di risorse economiche. Barbiero conclude il suo intervento dicendo che le società non possono più prescindere dal costruire un buon settore giovanile, a lungo termine questa strategia può portare solo benefici. La serie D, secondo Barbiero, può essere una costola importante per le prossime riforme federali.

“L’economia ci impone dei cambiamenti- esordisce il presidente Carlo Tavecchio-non è possibile sostenere costi devastanti sotto il punto di vista dell’investimento. Tanto per rendere l’idea, il sistema calcistico italiano necessita di 5 miliardi di investimento ogni anno, quasi un quarto di una finanziaria. Senza alcun provvedimento, il sistema non può proseguire su questa strada, visto che lo Stato da alcun contributo memtre le societá calcistiche rientrano tra i piú importanti contribuenti per le casse statali. Nel mondo dilettantistico, quindicimilia società associate permettono a milioni di giovani di giocare a calcio, senza alcun intervento degli enti locali che oramai hanno le mani legate, non di puó non  considerare la fondamentale azione sociale che svolgono le società calcistiche dilettantistiche. La prima riforma che dobbiamo realizzare é quella di uniformare il numero di squadre professionistiche allo stesso livello di altri paesi europei. Ovvio che questa scelta finirebbe per impattare sui campionati dilettantistici che si troverebbero ad accogliere un maggior numero di squadre”. Il presidente della Federcalcio prosegue il suo intervento tornando sull’argomento degli stranieri che giocano nel nostro campionato:”Basta guardare la Domenica Sportiva per 10403512 859642317381406 1515113284416138659 nvedere le statistiche sull’impiego dei calciatori stranieri e rendersi conto che gli italiani trovano sempre meno spazio. Bisogna investire sui Centri di Formazione Federale ,che devono diventare dei veri centri di osservazione per i giovani calciatori, che possono essere visionati da formazione professionistiche”. Tavecchio accenna anche alla problematica degli stadi:”Non si devono costruire nuovi stadi, sarebbe un investimento enorme che non avrebbe alcun ritorno, bisogna pensare a rimodernare gli stadi a creare delle sinergie investendo ad esempio in sicurezza ed efficientamento energetico. Non servono chissà quali progetti faraonici, barterebbero anche piccoli interventi purché a livello capillare. Così verrebbe arginato anche il problema degli appalti corrotti, su cifre piccole non ci si fionda nessuno.”

Altro ospite d’eccezione della serata é stato l’ex direttore generale del Milan, Ariedo Braida che invita i giovani a sacrificarsi ed a rispettare le regole.”Ci vuole disciplina mentale, spesso sono proprio i genitori la rovina perché spesso riversano sui figli le proprie frustrazioni e pensano che debbano per forza diventare campioni. Invito, infine, i nostri ragazzi alla lealtà sia dentro che fuori dal campo”.

Alberto Virgili, responsabile tecnico della Recanatese, il Dottor Gabriele Brandoni, medico specializzato nell’antidoping, ed il presidente del Coni Marche, Fabio Sturani,  hanno illustrato un interessante progetto che riguarda il Settore Giovanile giallorosso. L’iniziativa prende il nome di passaporto ematochimico e la Recanatese é stata selezionata come società pilota insieme ad altre quattro della provincia di Macerata. L’obiettivo é quello di monitorare e tuteare l’atleta attraverso una mappatura di valori ematici e soprattutto prevenire eventi spiacevoli. Un’iniziativa per lo sport, per la salute degli atleti ed anche per la tranquillità delle famiglie.

A proposito di iniziative anche il Dottor Daniele Massaccesi, dello staff sanitario giallorosso, prendendo spunto dal malore accusato dal giocatore Matteo Monti due domeniche fa in Recanatese-Campobasso, si é reso disponibile a tenere dei corsi di primo soccorso agli arbitri perché siano pronti in campo ad intervenire sul giocatore colto da improvviso malore in attesa dell’arrivo del medico e dell’ambulanza. Gli ultimi due interventi sono stati del Questore di Macerata, Dott. Porto e dell’ex arbitro di serie A, Emidio Morganti.