ANCONA - approvata nella seduta di oggi la proposta di atto amministrativo della Giunta regionale per chiedere condizioni di maggiore autonomia.  Regione Marche logo

La Prima commissione affari istituzionali ha approvato nella seduta di oggi all'unanimità la proposta di avviare con il Governo il negoziato per una maggiore autonomia. Relatori della proposta di atto amministrativo (“Indirizzi per l'avvio del negoziato con lo Stato finalizzato alla definizione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia ai sensi dell'articolo 116, terzo comma della Costituzione”), a iniziativa della Giunta regionale, sono il presidente Francesco Giacinti (Pd) e il vicepresidente Gianni Maggi (M5s). Il documento, depositato dall'esecutivo regionale lo scorso 12 marzo, si compone di due articoli e di un allegato. Nella premessa vengono contestualizzate le finalità della richiesta, ovvero maggiore autonomia legislativa, amministrativa e fiscale, ricordando il rispetto garantito dalla Regione dei vincoli posti dal pareggio di bilancio. L'iter prevede ora il passaggio in Aula consiliare, successivamente si aprirà il negoziato con il Governo, seguiranno la sottoscrizione dell'eventuale intesa, la presentazione del disegno di legge alle Camere e la sua approvazione che dovrà avvenire a maggioranza assoluta. «La tematica presenta una particolare complessità e il percorso prevede diversi passaggi importanti – spiega Giacinti - Per questo la commissione ha proposto un ordine del giorno per chiedere alla Giunta regionale che l'Assemblea, nel corso di tutto l'iter del negoziato, venga costantemente aggiornata». Le materie sulle quali si intende aprire un confronto per il riconoscimento di ulteriori competenze sono: internazionalizzazione delle imprese, ricerca, sostegno all'innovazione; tutela e sicurezza del lavoro, istruzione tecnica e professionale; territorio, rigenerazione urbana, ambiente e infrastrutture; tutela della salute; protezione civile. A queste funzioni, si aggiungono tre materie di natura “trasversale”: coordinamento finanza pubblica e sistema tributario; governance istituzionale; partecipazione alla formazione e all'attuazione del diritto dell'Unione europea. Rispetto al testo iniziale, è stata aggiunta anche la materia “Tutela e valorizzazione del patrimonio culturale”. «In linea di massima questa formulazione generica per la maggiore autonomia va bene – commenta Maggi –. In seguito, come componente della commissione e con il gruppo Movimento Cinque stelle, nel momento in cui sarà reso più analitico il contenuto, valuteremo nel dettaglio tutti gli aspetti ed esprimeremo un giudizio».