ANCONA-  Nel 2017 oltre 40 milioni di euro sono stati rimborsati a famiglie e imprese. I dati nazionali diffusi a Roma dall'Agcom, alla presenza del presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo. Numeri soddisfacenti e in crescita nelle Marche.

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L’attività di conciliazione delle controversie tra cittadini e operatori di comunicazioni elettroniche svolta dai Corecom nel 2017 ha portato a rimborsi a favore di famiglie e imprese superiori ai 40 milioni di euro e, nel complesso, le articolazioni territoriali di Agcom hanno contribuito alla risoluzione dell’87,4% delle controversie. Questo il dato presentato a Roma nel corso di un incontro dedicato alle attività svolte dai Corecom sul territorio nazionale.
Percentuali e numeri molto soddisfacenti anche nelle Marche, dove l'attività di conciliazione svolta dal Corecom ha registrato nel corso degli anni una crescita notevole sia nel numero di istanze pervenute, sia nel numero di procedimenti conclusi con esito positivo.
All'incontro ha partecipato il presidente del Consiglio regionale delle Marche, Antonio Mastrovincenzo, in qualità di vice coordinatore della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome. Presenti il presidente dell’Autorità, Angelo Marcello Cardani, il commissario Agcom Antonio Martusciello, il presidente del Coordinamento nazionale dei Corecom, Filippo Lucci e il direttore dell’Ufficio Rapporti con i Corecom, Ivana Nasti.
Nel caso delle Marche, si è passati dalle 1731 istanze pervenute nel 2013 alle 1814 del 2014, alle 2052 del 2015, alle 2058 del 2016 fino alle 2620 del 2017. “Cifre – ha successivamente commentato il presidente del Corecom Marche, Cesare Carnaroli – che testimoniano l'importanza del servizio reso ai cittadini, che non mancano di esprimere la loro soddisfazione per l'attività svolta. Questo ci spinge a migliorare l'impegno anche con l'introduzione di servizi e procedure innovative”.
Complessivamente, in Italia nel 2017, i volumi di attività sono aumentati sino a 120 mila pratiche tra istanze di conciliazione, definizioni e provvedimenti temporanei evasi dai Corecom. Le principali cause di contenzioso hanno riguardato migrazioni, errate fatturazioni, casi di interruzione o sospensione del servizio, attivazione di prodotti e servizi non richiesti e spese di recesso. A fronte dell’incremento del ricorso ai Corecom per la risoluzione delle controversie, Agcom ha deciso di fornire un sistema centralizzato di gestione delle controversie (Conciliaweb), che condurrà a un significativo risparmio in termini di personale addetto e costi di manutenzione dei sistemi di gestione, nonché ad una gestione uniforme e omogenea delle procedure.
Buoni risultati anche per quanto riguarda l’attività di vigilanza sull’emittenza locale e quella riguardante la gestione del Registro Operatori della Comunicazione a livello locale.
"L’importanza del lavoro svolto in questi anni – ha detto Mastrovincenzo - emerge anche dal nuovo Accordo quadro sottoscritto tra Agcom, Conferenza delle Assemblee Legislative e Conferenza delle Regioni che aggiorna e semplifica le funzioni delegate dall'Autorità ai Corecom a cui attribuisce nuove competenze, anche in materia tutela dei minori. In particolare sul tema del cyberbullismo è fondamentale la predisposizione in tutte le Regioni di normative volte soprattutto alla prevenzione. Da questo punto di vista i Corecom possono diventare punto di riferimento per la comunità, attivando interventi di monitoraggio, sensibilizzazione e formazione. Oggi l'educazione digitale e la cittadinanza digitale sono una priorità assoluta. Su questi temi devono collaborare in sinergia tutti i soggetti pubblici coinvolti: da Agcom ai Corecom, dalle Istituzioni regionali agli Uffici scolastici fino alla Polizia Postale".