cINGOLI - “Non possiamo permettere che l’inesorabile e devastante avanzare del cemento cancelli per sempre il Parco della Portella a Cingoli, privando il balcone delle Marche della sua identità storica e morfologica. Non è necessario sacrificare un’area di raro interesse ambientale in nome di un illusorio sviluppo del centro storico. Si devono individuare altre aree dove poter costruire”. image12

Questo il commento Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche, riguardo la costruzione del nuovo polo scolastico a Cingoli che andrebbe a ricoprire un’area parco di circa 35 mila metri quadri con un mega investimento di oltre 24 milioni di euro.

Oltre ad essere un luogo di rara bellezza, dove si è venuto a creare un ambiente particolare che ospita il Codazzurro, un rarissimo esemplare di uccello migratore che lo scorso anno ha richiamato ornitologi da tutta Italia, il sito indicato per la nuova costruzione è anche situato a ridosso delle mura storiche della città ed è sottoposto a vincolo di tutela integrale permanente dettato dal Piano paesistico ambientale regionale.

“Il sacrificio di preziose aree verdi in nome del cemento può causare danni irreversibili – continua Pulcini – soprattutto considerando anche i rischi naturali a cui tutta la nostra regione è sottoposta. Per questo motivo invitiamo tutti gli Amministratori e i soggetti interessati ad aprire un confronto costruttivo sull’argomento, a partire dalla presentazione pubblica del progetto che ancora non conosciamo, alla valutazione di luoghi alternativi in cui realizzare il polo scolastico e all’individuazione di un progetto di valorizzazione degli spazi lasciati liberi dai vecchi istituti”.

Le scuole, infatti, rappresentano un tassello fondamentale per il consolidamento e la coesione delle nostre comunità e possono diventare un grande cantiere di innovazione diffusa. Per questi motivi occorre individuare un luogo adeguato alla loro collocazione.

“È fondamentale, inoltre, lavorare con la comunità per individuare proposte di sviluppo locale in nome di uno reale potenziamento di tutto il territorio cingolano e dei comuni limitrofi, senza distruggere un luogo di rara bellezza della città. È possibile creare sinergie in modo da dare nuovi impulsi al sistema turistico locale – conclude Pulcini – che possano valorizzare le bellezze culturali, artistiche, naturalistiche di quell’area, senza sacrificare ciò che c’è di bello e che rappresenta un valore aggiunto e su cui investire”.