Nota del Comune

Prima del  recente "Concerto di Mezza Estate" a cura della Fondazione "Matermamma Wanda" svoltosi al Teatrino dell'Assunta agli I.R.C.E.R.   c'é stata l'apposizione sulla facciata del fabbricato che da sul giardino, del bassorilievo in marmo di Donna Laura Simonetti Carradori alla quale era intitolato l'asilo che dal 1921 sino a pochi decenni fa é stato ospitato nei locali del complesso dell'Assunta.

Nel diciottesimo secolo, l'attuale I.R.C.E.R. era un asilo  orfanotrofio già donazione Masucci il quale venne confiscato con la soppressione dei beni ecclesiastici, e venne riscattato dal conte Giuseppe Carradori-Flamini  donato alle suore purché continuassero la loro opera educatrice e l'edificio venisse intitolato a sua madre Donna Laura dei principi Simonetti del Musone Contessa Carradori Flamini (nata a Osimo nel 1818, ed ivi morta il 12 Novembre 1869).

I Simonetti sono una storica famiglia marchigiana che discende dagli antichi signori di Jesi, poi di Cingoli. Il ramo principale, spostatosi ad Osimo ricevette dal Papa il titolo di Principi del Musone (inizio del 1800) e faceva parte di quella nobiltà schierata con il Papa contro i Piemontesi.

I Carradori, originari di Montefano dove erano ricchi proprietari terrieri, si spostarono a Recanati con Fiordalisa che nel 1711 sposò Giacomo, il primo conte Leopardi, trisnonno del Poeta. In seguito il fratello Roberto celebrò le nozze con l'ereditiera Costanza Flamini, creando così il ramo Carradori-Flamini nobilitato nel 1722 con l'aggregazione al consiglio nobile di Recanati e poi insignito di titolo comitale nel 1728.

Roberto Carradori acquistò palazzo Venieri che era ormai in rovina e lo ristrutturò. Acquistò anche le casupole che si trovavano avanti all'ingresso, le fece demolire per creare i giardini Carradori (gli attuali giardini pubblici). Molti membri della famiglia furono attivi nella vita politica delle Marche.

Antonio, figlio di Roberto salvò Recanati dal saccheggio delle truppe napoleoniche, pagando di tasca sua il riscatto. Un altro Antonio, nipote del precedente, Sindaco di Recanati, fu colui che insieme ad Ignazio Garulli e Carlo Leopardi fomentò il Risorgimento nelle Marche, portando Recanati nella nuova Italia unita. Finanziò egli stesso un esercito rivoluzionario. Questo gli valse la scomunica; in seguito con l'Unità d'Italia divenne Senatore del Regno e si spostò a Roma per svolgere attività politica.

Per le nozze fra donna Laura Simonetti ed il conte Antonio Carradori Flamini, venne come di consuetudine pubblicato un opuscolo ben augurante offerto dalla cugina Paolina Leopardi; si tratterebbe di uno studio sulla permanenza di Mozart in Italia scritto dal poeta Giacomo Leopardi prima della sua morte.

La famiglia CARRADORI-FLAMINI, oggi estinta, continua per via femminile nel ramo di Montefano con i conti Azzoni Avogadro Carradori, mentre il ramo di Recanati  é oggi rappresentato dal marchese Giacomo Costa di Macerata, da Don Carlo Re e donna Maria Ludovica Re di Pavia, dal conte Adriano Tomassini Barbarossa di Cagliari, dalla marchesa Maria Ludovica Pallavicino de Vierno (nelle foto all'inaugurazione, docente di matematica e fisica presso il Liceo Classico di Biella) sposata con il conte Marc'Alvise de Vierno di Viverone (storico dell'arte e genealogista).