Nonostante le condizioni meteo non ottimali, la BCC di Recanati-Colmurano conferma per sabato mattina (ore 9.30, Aula Magna) la consueta premiazione per diplomati e laureati, speciale borsa di studio che da ben 21 anni l’istituto di credito promuove ritenendo i giovani il futuro della nostra società ed un elemento su cui investire.

I protagonisti della manifestazione saranno i diplomati con Carlo Clementi, Carlo Frapiccini, Barbara Garofali, Maria Grazia Garofolo, Elena Girotti, Giada Lorenzetti, Serena Maccaroni, Massimiliano Maggini, Cinzia Malatini, Chiara Pazzelli, Riccardo Pianesi, Silvia Pigliacampo, Claudia Quatraccioni, Marco Salvi e Roberta Tacconi.

L’elenco dei laureati comprende Sara Belelli, Rubina Carancini, Cecilia Carlorosi, Michele Cingolani, Francesca Cinti, Debora Flamini,Federica Fratini, Elisa Gufo, Mauro Guglielmi, Marta Mangoni, Nadia Moretti, Marta Natalini, Martina Pecorari, Sonia Petroselli, Gaia Pintucci, Veronica Prisco, Clara Provenziani, Luca salvi, Sara Salvucci, Michela Savoretti, Roberta Stortoni, Marianna Taffi, Mariano Tartuferi, Giacomo Tombesi e Eleonora Tubaldi.

Premio anche per due studenti della Civica Scuola di Musica.

“Si chiude l’anno 2010 –commenta il presidente della BCC, Giacomo Regnicolo-, caratterizzato soprattutto da una crisi economica che si è addirittura aggravata rispetto all’anno precedente ed ancora, nonostante qualche timido tentativo di ripresa, sembra ben lontana dall’essersi conclusa. Una crisi che per molti versi sta impedendo anche alle istituzioni di riversare maggiori risorse all’indirizzo soprattutto dei giovani, il vero futuro di questa società. Proprio i giovani sono i grandi protagonisti della manifestazione che ogni anno la Banca di Credito Cooperativo promuove per riconoscere i giusti meriti di diplomati e laureati del passato anno scolastico che hanno ottenuto brillanti risultati. Il Premio di Studio è giunto così alla sua XXI edizione e davvero, in qualità di Presidente della Banca posso affermare di essere orgoglioso perchè è stato raggiunto un traguardo importante e quanto mai significativo. L’iniziativa che ogni anno riscuote sempre un maggiore successo è soltanto un modo per andare a premiare tutti quei ragazzi che hanno superato brillantemente un ciclo dei loro studi e di fatto è il nostro modo per esprimere la nostra vicinanza a questi ragazzi che si affacciano al mondo del lavoro e a quanti decidono di approfondire la propria preparazione per affrontare sempre con maggiori competenze un ambito che sta divenendo sempre più competitivo e selettivo. La BCC vuole incoraggiare e stimolare i giovani affinché possano sviluppare al meglio i propri talenti soprattutto in tempi come quelli attuali in cui sono cresciute enormemente le difficoltà a livello economico e lavorativo. Ai giovani si deve guardare soprattutto in questa fase poiché loro rappresentano il futuro, sono in possesso di quell’energia e di quell’entusiasmo ritenuti elementi essenziali per portare un rinnovamento all’interno del sistema socio economico. Troppo spesso, per non dire quasi sempre, però, vengono sistematicamente frenati per il risibile sostegno che le istituzioni e il mondo delle imprese danno loro. La nostra è una piccola banca ma nonostante questo, da ormai 21 anni, sta mantenendo fede all’impegno che si è data e cioè farsi carico nel suo piccolo di sostenere la crescita dei giovani e favorire la loro formazione specializzata nonché il loro inserimento in ambito lavorativo. Servono proprio giovani preparati e competenti per far sì che possa scattare la giusta  molla finalizzata a una vera ripresa economica: ecco, quindi, questo è il vero motivo che porta la BCC a premiare gli studenti più meritevoli del territorio. Era il 30 maggio del 1990 quando veniva istituito il Premio di Studio di 500.000 lire per i diplomati delle scuole medie superiori. Gli amministratori dell’allora Cassa Rurale e Artigiana si sono ispirati ai principi cooperativi della mutualità e allo scopo di perseguire il miglioramento delle condizioni socio economiche che dei soci della banca oltre che dei membri della comunità locale in cui è insita ed opera”.