Nota della Compagnia CC di Civitanova

Un’overdose che aveva cagionato il decesso di un ragazzo di Recanati, lo scorso 23 ottobre 2010, ha dato l’incipit ad una serie di accertamenti ed indagini nel mondo dei pusher e delle tossicodipendenze di Recanati.

Tre mesi intensi di indagini, a cura dei Carabinieri della Compagnia di Civitanova, hanno visto impegnati investigatori della Stazione di Recanati e del Nucleo Operativo di Civitanova per ricostruire la catena di spaccio che aveva portato il giovane recanatese a rifornirsi di eroina.

Un’attività laboriosa perché sviluppatasi essenzialmente con indagini “classiche”, fatte di audizioni testimoniali, racconti e confidenze di cittadini che non hanno mai esitato a collaborare con i Carabinieri di Recanati. Segnale di sdegno verso chi smercia stupefacenti che, a volte, provocano la morte di giovani e che, come spesso accade nei paesi, conoscevano tutti.  Ma le collaborazioni, animate da spirito civico, trovavano anche riscontri dovuti a decine di servizi di osservazione negli ambienti delle tossicodipendenze, per individuare fornitori e clienti.

I pusher agivano dinanzi ai bar della città leopardiana, incontravano i giovani assuntori seduti ai tavolini, si spostavano verso l’Hotel House di Porto Recanati a bordo di scooter, cedevano dosi di eroina a “buon mercato” al prezzo di 30 euro.

Al termine dell’attività investigativa, coordinata dalla Dr.ssa Cristina Polenzani, venivano emessi dall’Ufficio del GIP del Tribunale  maceratese due ordini di custodia cautelare nei confronti di E.Y., e  K.R., entrambi marocchini di 37 e 32 anni, per i reati di concorso in spaccio di sostanza stupefacente, continuato e recidivo. Sono rinchiusi nelle case circondariali di Ancona e Camerino.

Inoltre sei giovani assuntori, tutti recanatesi, sono stati segnalati all’Ufficio Territoriale del Governo di Macerata