MONTELUPONE - L’Onorevole Guglielmo Ettore Epifani, del Gruppo Liberi e Uguali (LEU) aveva presentato lo scorso 24 ottobre una interrogazione alla Camera per chiedere al Ministro del Lavoro un tavolo di confronto sulla situazione della Teuco di Montelupone.

L’azienda produttrice di vasche da bagno e idromassaggi era stata dichiarata fallita lo scorso 20 aprile 2018 da Tribunale di Macerata. I 116 lavoratori della Teuco, dopo la revoca della cassa integrazione, con data proattiva, sono in attesa del licenziamento collettivo che farebbe scattare la Naspi.

Sul fallimento della Teuco di Montelupone oltre interrogazione ,Epifani aveva chiesto al Ministro l’attivazione di un tavolo di confronto.

Liberi ed Uguali ha diffuso la risposta scritta del Ministro di Maio.fame1

“Con riferimento al quesito posto, relativo alle problematiche riferite ai lavoratori dell'azienda TEUCO rappresento quanto segue.
L'azienda TEUCO nel settembre 2017 si è attivata con un nuovo piano di risanamento, deliberando il 23 ottobre 2017 la proposta di ammissione alla procedura di concordato preventivo. Alla luce di questa proposta, l'udienza per il fallimento è stata sospesa al fine di valutare il Piano di Concordato in continuità.
In data 14 febbraio 2018, inoltre, è stato sottoscritto un accordo di proroga del trattamento straordinario di integrazione salariale in favore di 119 lavoratori, della durata di 6 mesi decorrenti dal 1o gennaio 2018 fino al 30 giugno 2018, autorizzato il 19 aprile 2018, ai sensi dell'articolo 22-bis del d.lgs. n. 148/2015, con decreto direttoriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Tuttavia, il 20 aprile 2018, con sentenza n. 22/2018, il Tribunale di Macerata ha dichiarato il fallimento della suddetta Società. Alla luce di tale posizione la Curatela ha comunicato formalmente l'assenza di presupposti per la continuità anche solo provvisoria dell'attività. Il Ministero del Lavoro, dunque, a seguito di tale notizia, il 19 giugno 2018, ha annullato il decreto direttoriale del 19 aprile 2018 limitatamente al periodo compreso tra il 20 aprile e il 30 giugno 2018.
Tale provvedimento si è reso necessario in linea con la Circolare n. 1 del 22 gennaio 2016 con la quale il Ministero ha precisato – in riferimento alle imprese che in costanza di fruizione del trattamento richiesto siano sottoposte a procedura concorsuale con prosecuzione dell'esercizio d'impresa – che al fine di garantire la continuità del sostegno al reddito dei lavoratori, il trattamento può essere autorizzato, nei limiti del periodo richiesto, a condizione che gli organi della procedura si impegnino a proseguire e concludere il programma inizialmente presentato.
Inoltre, con Circolare n. 24 del 26 luglio 2016 il Ministero aveva ulteriormente precisato che, in caso di fallimento con esercizio provvisorio volto alla cessione di attività, l'ammissione al trattamento di CIGS deve essere preordinata a una serie di condizioni dalle quali emerga con chiarezza un programma di gestione della crisi aziendale caratterizzato da un piano di risanamento volto alla concreta e rapida alienazione del complesso aziendale o di una sua parte.
Chiarito ciò, è necessario sottolineare che ogni cessazione di attività aziendale ha inevitabilmente un impatto sociale pesante all'interno del territorio in cui si colloca il capitale umano colpito, come in questo caso la provincia di Macerata. Per questo motivo, vorrei ribadire che le vite dei lavoratori della TEUCO e delle loro famiglie rappresentano una preoccupazione costante per questo Governo, impegnato sin dal suo insediamento nel cercare di migliorare le situazioni occupazionali e la dignità dei lavoratori, riducendo il precariato e aumentando le tutele di tutte quelle categorie di lavoratori maggiormente esposti.
Inoltre, con l'adozione del Decreto Genova abbiamo previsto la reintroduzione della CIGS per cessazione attività con l'obiettivo tanto di fronteggiare le conseguenze negative derivanti dalle innumerevoli crisi aziendali quanto di ridare forza e dignità al nostro tessuto produttivo.
Concludendo, il Governo, in merito alla delicata problematica dei lavoratori della TEUCO, sta ponendo la più alta attenzione anche con la disponibilità all'apertura di un tavolo di confronto nelle opportune sedi istituzionali”.