MONTECASSIANO - In piena composizione delle candidatire il sindaco Catena non era stato tenero nei confronti del suo partito e lo aveva manifestato pubblicamente.

Ancora più severo il suo giudizio a spoglio concluso delle regionale marchigiane e ancora su FB il suo sfogo.

"Nonostante non siano ancora conclusi gli scrutini oramai i risultati delle elezioni regionali sono consolidati. A livello nazionale si va verso un pareggio 3 a 3 tra centro destra e centro sinistra, con i 5 stelle sempre più irrilevanti con un consenso destinato a diminuire ancora se non ci sarà un cambio di strategia -scrive Catena-. Il centro sinistra, con il Pd a fare da traino, conferma il governo di tre regioni importanti: Toscana, Campania e Puglia. Il centro destra vince in Veneto, Liguria e Marche".

"Il dato politico che emerge -prosegue il sindaco- è che le Marche sono l’unica regione persa dal Pd e dal centro sinistra. Credo che Mangialardi abbia fatto il massimo in campagna elettorale e va ringraziato per il suo impegno, ma la sconfitta nasce da prima. Da scelte sbagliate del partito e di un governo regionale percepito come lontano dai problemi reali dei cittadini. Catena Leonardo fascia
In provincia di Macerata il Pd fa il risultato di gran lunga peggiore rispetto alle altre province, circa il 18% ben sotto la media regionale e nazionale. Tutti i dirigenti hanno responsabilità ma alcuni inevitabilmente ne hanno di più e dovrebbero trarne le conseguenze. Questa sconfitta così pesante ha ragioni precise. Innanzitutto, una classe dirigente autoreferenziale e lontana dalle persone. Una classe dirigente che non ascolta più i circoli e le esigenze dei territori, ma è ripiegata in una strenua quanto disperata difesa delle posizioni. Un arroccamento chiaro a tutti, anche ai non addetti ai lavori, che abbiamo pagato a caro prezzo. Altre ragioni vanno cercate nella profonda crisi del modello socioeconomico marchigiano. Una crisi che la politica regionale non ha compreso fino in fondo e non ha governato adeguatamente. A ciò c’è da aggiungere il non aver saputo sostenere adeguatamente le aree interne (a partire dalle difficoltà nella ricostruzione post terremoto) e le scelte sbagliate nel campo dei servizi pubblici, a partire dalla sanità. Questa sconfitta dolorosa deve inevitabilmente essere l’occasione per ritrovare le ragioni della nascita del partito democratico, dare spazio a un nuovo modo di fare politica e una nuova classe dirigente provinciale e regionale più autorevole e credibile che si impegni per ricostruire il rapporto fiduciario con i marchigiani e a definire una nuova visione delle Marche utile anche a fare una buona e costruttiva opposizione. Ora c’è da sperare in un buon risultato alle elezioni comunali di Macerata, dove si dovrebbe/potrebbe votare secondo logiche più amministrative che politiche e dove il centro sinistra ha un ottimo candidato sindaco che è Narciso Ricotta. Intanto faccio le congratulazioni e gli auguri di buon lavoro al nuovo presidente Francesco Acquaroli che ora avrà l’onere di dimostrare che oltre agli slogan elettorali buoni per conquistare voti ci sia anche la capacità di assumere buone decisioni per il futuro della nostra regione".