PORTO RECANATI – Non sono stati convalidati i fermi (ma restano in carcere), dei due pakistani, I. A, 31enne e W. A. K., 28enne, ritenuto quest’ultimo colui che aveva in mano l’arma che poi si è inceppata quando ha tentato di sparare ad un afghano “colpevole” di avere parlato troppo di quanto accade all’ombra dell’Hotel House. L. A. avrebbe agito da fiancheggiatore al blitz.3757219 1204 hotel house

Una spedizione non punitiva, ma per uccidere il 34enne afghano responsabile di una qualche spiata, fallita solo per l’inceppamento (da qui il proiettile espulso inesploso per liberare l’asta di armamento) e il sopraggiungere di persone.

Una vendetta che parte dalla mxi rissa con bastoni e bottiglie rotte di alcuni giorni prima, con diverse persone ferite, con il controllo dello spaccio alla base dello scontro.

Questo il quadro che i carabinieri avevano realizzato e che il GIP Claudio Bonifazi ha ritenuto comunque sufficiente per confermare lo stato di detenzione in carcere dei due.

La non convalida sarebbe solo legata al fatto che per i due non sussisterebbe pericolo di fuga.

Difesi dall’avv. Matraxia i due pakistani hanno respinto le accuse affermando tra l’altro che non erano all’Hotel House quando sono accaduti i fatti.

I carabinieri sono però andati a colpo sicuro quando i due erano stati segnalati l’altro giorno all’Hotel House alla ricerca dell’afghano.

Un’operazione lampo quella allestita dal maresciallo Carbonari con il coordinamento del magg. Marinelli in cui i militari dovevano anche loro rintracciare la potenziale vittima dell’attentato e metterla sotto protezione, e nel contempo fermare i due sospetti.

Cosa avvenuta all’interno di un appartamento al secondo piano dello stabile dove è stato anche sequestrato del materiale oggetto d’indagine.

Manca però ancora all’appello la calibro 22 che più di una persona ha visto.

L’arma, che in una situazione complessiva come quella dell’House dove ci si fronteggia senza esclusione di colpi per il controllo dello spaccio, può fare la “differenza”, è introvabile, nascosta forse in quella città sotterranea che sono i garage che, nonostante i sigilli, sono stati violati.

IMG 20180909 WA0001A seguito della vicenda della pistola si era registrata la presa di posizione dei 4 portieri volontari dell'Hotel House i quali, in un clima di intimidazione generale, avevano riconsegnato le chiavi rendendo di fatto cessato il servizio di portineria che praticavano anche con dei rischi pur di portare un loro contributo alla creazione di condizioni di vita civile.

Dell'evoluzione degli eventi l'amministratore condominiale giudiziario, Tomasino, parlerà (se già non avvenuto) con il neo Prefetto Rolli, che già è stata all'Hotel House, e riproporrà la creazione di un presidio fisso di polizia unica soluzione deterrente.

Sabato il Ministro degli Interni Salvini sarà a Fano per la Festa della Lega.

Non è escluso che una delegazione dell'House incontri il leader leghista che ben conosce la situazione, anche sulla base degli aggiornamenti che gli fece l'on. Arrigoni che aveva ispezionato il complesso insieme ad altri parlamentari.