Di Michele Bianchi, capo gruppo consiliare Città Mia

PORTO RECANATI - Torniamo a parlare del Kursaal, o meglio dell'area pubblica su cui insiste, identificata dal Piano Particolareggiato del Nucleo Urbano (PPNU), come Isolato n. 15. Il 26 settembre 2017, la Giunta Comunale di Porto Recanati, adotta con delibera n. 180, una Variante al PPNU, dove tra le varie disposizioni, viene indicata una variazione di destinazione dell'isolato 15 (l'intera P.zza Brancondi), da “pubblico” a “Pubblico, residenziale e commerciale”.

L'allora dirigente dell'Ufficio Tecnico, Ing. Cippitelli, provvede a pubblicare i tabulati allegati a tale delibera nell'albo pretorio e da li si scatenano dubbi ed osservazioni. In particolare, ci si chiede (tra i più), come sia possibile destinare a “residenziale”, l'area che più di tutte rappresenta la città, la piazza principale di Porto Recanati.

Come sia possibile, soprattutto, dare una tale destinazione, alla luce del fatto che gli edifici insistenti sulla piazza, sono tutti pubblici (il complesso Kursaal e i due chioschi attualmente adibiti ad attività commerciale in concessione).

Chiaro l'imbarazzo dell'amministrazione che prima di procedere all'approvazione definitiva, è costretta a correggere il tiro anche grazie all'intervento del nuovo dirigente dell'Ufficio Tecnico Ing. Michele Cittadini e con Delibera di Consiglio n. 73 del 20 aprile 2018, converte ulteriormente la destinazione dell'isolato 15 in “pubblico e commerciale”. Nell'albo pretorio il nuovo tabulato non è visibile, ma a seguito di odierno accesso agli uffici, ne abbiamo estratto copia che si riproduce.

Ora resta solo un interrogativo, anzi forse qualcuno di più! Come mai la Giunta Comunale nel settembre del 2017, prevedeva in Variante al PPNU, di destinare Piazza Brancondi, tra gli altri scopi, anche a quello residenziale?

Come mai, nonostante nelle Norme Tecniche di Attuazione, all'art. 4.5, fosse già previsto che gli edifici pubblici di Piazza Brancondi, potessero essere destinati ad attività commerciale (come d'altronde già lo sono), si è proceduto a dare questa nuova destinazione all'intera area? Ci sono progetti per il Kursaal?

Visto che il contratto con la società che ha in concessione la sala cinematografica andrà a scadere il prossimo 31 dicembre, ci volete dire cosa intendete farci? Probabilmente queste domande rimarranno senza risposta, proprio come già successo in consiglio!

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Nota dell’amministrazione comunale

Non abbiamo ancora compreso cosa non abbia capito Michele Bianchi, capogruppo di Città Mia, sull’area dove sorge il Kursaal. Infatti pensavamo che avesse ricevuto tutte le spiegazioni, sia durante il Consiglio Comunale del 27 settembre u.s. che dall’Ufficio competente in cui si è recato per riceverle.

Evidentemente non è così, visto che le ricerca anche tramite stampa. La posizione di questa Amministrazione, sul tema in oggetto, è sempre stata chiara, lasciando da parte i tecnicismi burocratici su cui invece sembra un po’ giocare Bianchi.

Non c’è stata nessuna “aggiustatura di tiro” da parte di questa Amministrazione sulla destinazione d’uso.

Il Piano particolareggiato, a cui fa riferimento il portavoce di Città Mia, individua sia la destinazione d’uso dell’isolato che quella dei singoli edifici secondo quanto prescritto dalle norme.

La destinazione dell’isolato risulta ovviamente sia pubblica, sia commerciale, sia residenziale riconoscendo le abitazioni presenti e le attività che vi vengono esercitate, parlando del Kursaal invece tutto è rimasto come è sempre stato cioè pubblico, nulla è stato modificato.

Abbiamo sempre detto che il Kursaal è un patrimonio che appartiene a Porto Recanati e così rimarrà.

Per quanto riguarda la sua destinazione futura, stiamo valutando come precedere. Intanto sono stati fatti notevoli passi avanti stabilendo cosa realizzarci, come e qual è il valore reale dell’immobile, che costituiscono un punto di partenza.

L’obiettivo per il Kursaal è quello di realizzare (a cura del privato) una galleria commerciale e una struttura polivalente (teatro, auditorium, cinema) al piano superiore di totale proprietà pubblica. Per l’attuazione del progetto, purtroppo abbiamo davanti tempi un po' più lunghi non dovuti alla nostra volontà ma alle incombenze burocratiche. La destinazione futura dell’immobile non sarà mai diversa da quella prevista come è stato più volte ribadito, per fugare qualsiasi equivoco.