PORTO RECANATI - Partite le lettere di convocazione per l’assemblea condominiale del River Village, fissata per martedì 1 ottobre.

Il clima che precede questa assemblea in cui l’arch. Marco Antonini rassegnerà le dimissioni, è preceduta da dichiarazioni forti, soprattutto da parte dei condomini e dall’avv. Giovanni Buonocunto di Napoli (indicato da una trentina di residenti costituitisi in Comitato Condomini quale futuro amministratore).

Antonini ha fatto sapere che non replicherà più alle falsità sinora diffuse sulla sua gestione e che saranno i suoi legali a chiedere conto a chi ha deformato al verità dei fatti con dichiarazioni diffamanti.

L’amministratore uscente si dice sorpreso che chi vuole la sua testa siano proprio quei condomini che devono all’amministrazione condominiale ben 25.000 euro. E che questa morosità risulterà agli atti, nome e cognome.riunione condominio 1200x600

Antonini conferma anche che le morosità diffuse hanno portato alla scadenza della prima rata di rientro degli arretrati con ASTEA per la fornitura idrica, e che è arrivata una fattura di 6000 euro per l’anno ordinario.

Sempre sul piano dei mancati pagamenti o lavori non eseguiti, Antonini precisa che alcuni interventi sono stati eseguiti su parti ammalorate e se questi non sono stati completati, è perché le ditte vogliono essere pagate, mancando però i fondi in quanto i proprietari degli immobili da tempo non versano le quote o partecipano alle spese comuni.

E fa sapere Antonini, ci sono anche diversi fornitori di servizi che devono essere pagati, come vanta un forte credito anche l’ex portiere. Lo stesso amministratore vanta le sue competenze.

I condomini però non vogliono sentire ragioni e vogliono querelare l’amministratore uscente, mentre l’avv. Buonocunto intenderebbe procedere per via giudiziaria per ottenere la revoca di Antonini.

Il 1 ottobre più che un’assemblea si profila una battaglia che finirà sui tavoli della magistratura con reciproci atti di accusa tra le parti.

Se l’avv. Buonocunto subentrerà ad Antonini sarà interessante capire come procederà nel recuperare le decine di migliaia di euro non versati dai condomini.

La via è quella dell’ingiunzione, tentativo percorso dall’amministratore uscente cui però, nell’incertezza di essere pagati, hanno detto no all’incarico anche i legali contattati.