PORTO RECANATI – Il Burchio torna sulla scena politica cittadina con la sentenza del TAR delle Marche che ha preso in esame il ricorso di Italia Nostra e lo ha respinti non rilevando irregolarità nella procedura per la variante bis portata in consiglio comunale a fine gennaio 2018.

L’azione di Italia Nostra partiva dal presupposto che il Consiglio di Stato aveva a suo tempo evidenziato criticità ambientali che avrebbero compromesso l’equilibrio del territorio.
La storia del Burchio, un progetto che ha avuto un complesso e travagliato percorso tra sollevazioni politiche contrarie alla realizzazione della struttura turistica e ricorsi e contro ricorsi al TAR ed al Consiglio di Stato.

Poi un lungo silenzio fino alla richiesta da parte della società Coneroblu di rivedere il progetto e chiedere una variante (riduzione superficie occupata, realizzazione zona agricola, minore volumetria, monitoraggio sulla contabilità) che ha poi motivato il ricorso di Italia Nostra per la quale rimanevano i forti rischi idrogeologici.

Forte di questo pronunciamento ora la Coneroblu potrebbe presentare il progetto attuativo ma dipende dalle decisioni che prenderà la società nel caso che l’associazione ambientalista tenti di percorrere la via di un ricorso al Consiglio di Stato.

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