PORTO RECANATI – Una folla immensa si è radunata questo pomeriggio nel piazzale dell’Oratorio Salesiano per l’estremo saluto ad Attilio Pierini.

Da tutta Italia sono convenuti gli ex compagni di squadra del mitico capitano del Basket Recanati che con le sue gesta portò la palla a spicchi recanatese dalla C regionale alla serie A2, un’impresa che partì dai play off di Castelguelfo con il papà Giuseppe già patron della società.

E sul feretro è stata posta proprio quella retina tagliata a Castelguelfo, come tradizione vuole, dalla plancia del canestro. spareggiorona

Sopra il feretro anche la maglia bianca della Rossella Civitanova, l’attuale club che lo aveva in forza, e i colori giallo blu che per oltre 15 anni aveva difeso del Recanati Basket.

Un mazzo di rose bianche era il segno della presenza della moglie Francesca, ancora ricoverata all’ospedale di Teramo.

Ma c’era il papà di Francesca Polli, Stefano, che in un commosso ricordo di Attilio cui si rivolge con la parola “figlio”, lo ha visto nella “squadra del cielo” chiamato da Kobe Bryant al suo fianco a coprire il ruolo di ala/centro.

Tanti i ragazzi dei settori giovanili presenti e quelli di Recanati con una maglia recante scritto “Ciao capitano” e tanti palloncini giallo blu lanciati in cielo alla fine della cerimonia.

Rappresentate le due amministrazioni comunali, di Porto Recanati con Roberto Mozzicafreddo e Rosalba Ubaldi, di Recanati con il vice sindaco Mirco Scorcelli e l’ex sindaco Francesco Fiordomo.

Il saluto della Federazione Italiana Pallacanestro è stato portato da Davide Paolini, presidente del Comitato Marche.

Una lunga ala di folla per le strette viuzze di Porto Recanati ha salutato con un prolungato applauso il transito del feretro che per un tratto interno all’Oratorio è stato portato a spalla dai compagni di squadra.

Il 26 luglio, giorno in cui Attilio avrebbe compiuto 39 anni, ci sarà una messa serale nella speranza che le due famiglie possano avere vicina anche Francesca.

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