PORTO RECANATI - "Si sono finiti i soldi per le bombolette spray e adesso sono ridotti alle matite ...".

Commenta così Luca Dadive, uno dei portieri dell'Hotel House, l'ennesima scritta apparsa questa notte su uno dei muri delle scale che portano al suo appartamento.

Anche in questo caso il fatto, come i due precedenti, sarà segnalato alle autorità.

Da tempo Luca Davide e Moustapha Diop sono nel "mirino" di ignoti che utilizzano le pareti del complesso multietnico, o per minacciare i due o per dileggiarli.

Non è un mistero che il loro ruolo nel tempo ha assunto una rilevanza notevole nel contrasto alle forme di comportamenti non consoni o illegali e questo ha dato molto fastidio a chi vuole che l'House rimanga una sorta di terra di nessuno mentre c'è chi si adopera per far si che i residenti vivano in tranquillità e maturino giorno dopo giorno una diversa coscienza del convivere tutti insieme in un grande complesso abitativo.

Tra l'altro in questo momento il servizio della portineria è ancora attivo nonostante ad agosto siano scaduti i termini contrattuali che ne permettavano la copertura economicia.

Questo però non ha fatto recedere i volontari che vi operano a proseguire nella loro opera di vigilanza ed assistenza ai condomini pur senza un riscontro economico se non il "grazie" di molti.

Il loor ruolo fu anche fondamentale come figure di mediazione con le varie etnie durante l'emergenza coronavirus a fianco degli operatori sanitari del compound sanitario che venne allestito all'Hotel House per seguire uno screening su tutti i residenti.

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