PORTO RECANATI – I prodomi sono tutti indicatori di una estate abbastanza calda ai tavoli delle politica con tanti nodi ancora da sciogliere e incognite sempre all’orizzonte.

Molto ruota intorno alla figura del sindaco uscente Roberto Mozzicafreddo che è legittimato a tentare la sfida per il secondo mandato ma che non tutti vorrebbero di nuovo alla guida della città individuando una figura nuova.

A seconda di come si evolva questa situazione, a caduta le altre forze che competono alla guida di Palazzo Volpini imposterebbero il proseguo delle loro trattative.

Per ora di certo c’è solo che PD, M5S e Alternativa Civica già viaggiano in forma unitaria, strizzando l’occhio alle civiche Uniti per Porto Recanati e Porto Recanati a Cuore.

Queste ultime due forze già da tempo hanno avviato un dialogo tra loro che potrebbe portare a breve alla costituzione di un forte blocco elettorale, e che per ora, seppur ci siano molti distinguo, non chiude le porte al dialogo con altre liste.

Tornando agli “occupanti” di Palazzo Volpini, il sindaco Mozzicafreddo, che ha ricevuto l’appoggio di FI per voce del coordinatore Luciano Temperoni, si dichiara pronto a ricandidarsi e in questi giorni si stanno intrecciando incontri.

Si muove anche la Lega che ha chiesto un tavolo politico di centro destra con Fdi, UDC, FI e le civiche Vento del Sud e Porto Recanati a Cuore.

A livello provinciale le segreterie politiche dei partiti hanno invitato tutti gli attori sulla scena cittadina di lavorare per calare su Porto Recanati lo stesso modello vincente in Regione ed alla Provincia.

Ubaldi, Piscitelli erano alcuni dei nomi di papabili nel centro destra già usciti ma da loro solo prese di distanze da queste indiscrezioni.

Ma è chiaro che sino a che non siano definiti i perimetri politici sarà impossibile determinare la candidatura nel centro destra.

Nel centro sinistra ancora non emerge un nome che unisca i due blocchi più consistenti qualora andassero unitariamente.

Da qui ... una estate politica calda sotto l'ombrellone!

Alle precedenti comunali finì come nel riquadro sottostante.