di Giacomo Buffarini

PORTO RECANATI - La serenità che contraddistingueva Porto Recanati un tempo sta lentamente lasciando spazio ad un clima di contrasti e di paure che richiede una riflessione e un intervento.

Una riflessione perché gli episodi di vandalismo e le risse tra giovani andrebbero non solo contrastate, ma soprattutto prevenute.

Occorre rispondere alla richiesta di libertà, naturalissima per le giovani generazioni di adolescenti che si affacciano ad una vita sociale indipendente per la prima volta, e stabilirne gli argini, i confini entro i quali dare sfogo alla grande IMG 20210614 WA0012energia che li caratterizza ma rispettando le altre categorie di cittadini con i quali si condividono gli spazi pubblici. È essenziale che i genitori controllino i giovani, verifichino le compagnie, chiedano i luoghi che frequentano, prima che accadano episodi compromettenti o, peggio ancora, pericolosi per i ragazzi; sentire se fanno uso di alcol e non pensare che questo comporti un oltraggio alla loro libertà; spesso un’azione preventiva evita future tragedie.

L’intervento è invece necessario per affrontare il problema impellente. La misura è stata già abbondantemente superata e gli episodi di scontri, risse o aggressioni sono ormai all’ordine del giorno e non ci si può rassegnare ad essi come un segno dei tempi. Le forze dell’ordine devono far vedere la loro presenza, non tanto nella repressione, ma e soprattutto nell’esempio di come lo stato vigila affinché ciascuno viva serenamente la propria vita. Altrimenti altre “forze”, le forze del disordine, della malavita prenderanno il sopravvento.

Difendiamo quindi i nostri ragazzi, non giustificando i loro sbagli, ma preservandoli da un deriva di disincantato permissivismo che è l’anticamera di una futura delinquenza.

Nella foto una delle tante scritte che in questi giorni sono comparse sui nostri palazzi; la prima reazione è una rabbia esplosiva di fronte all’inutilità di un gesto che provoca tanta delusione in coloro che lo subiscono. Ma riflettendo sul fatto che, probabilmente, è stata fatta da un ragazzo che crede di essere “figo” per questa bravata, ci si rende conto che sarebbe bello, invece che reprimere, raccontare all’autore della grafito quanto amore c’è dietro la realizzazione di una bella casa, quanto orgoglio c’è nel mantenere la nostra città in ordine e pulita. E quindi ragazzo che hai scritto sul muro sappi che Porto Recanati è riconosciuta in tutta Italia (e oltre) per la sua bellezza, per la sua ospitalità! E tu ne fai parte! Non è con una scritta su un muro o urlando e bestemmiando per strada di notte che acquisti potere, al contrario ne perdi, perché ti confondi nel mare di indifferenza che porta a dimenticare che solo con l’amore per la cosa comune e il rispetto per gli altri è possibile realizzare una civile convivenza.

È bene non rimandare il problema, ma affrontarlo da subito, i genitori, i nonni con i figli e con i nipoti, prima che altri sottraggano i nostri ragazzi alla benefica influenza della famiglia. Rendiamoli partecipi e alimentiamo il senso di appartenenza e di accoglienza, raccontiamogli quanto sforzo e quanto amore abbiamo messo nel costruire e mantenere i nostri beni, le nostre case la nostra città. In questo modo, forse, riusciremo ad evitare il ripetersi di spiacevoli e pericolosi episodi di inciviltà.