PORTO RECANATI - Da una pagina FB appositamente dedicata si apprende che è nata, con tanto di atto costitutivo davanti ad un notaio, la Croce Bianca, destinata a prendere il posto lasciato vuoto nel panorama a della pubblica assistenza dalla Croce Azzurra.

E parte dalla vecchia Croce Azzurra questa iniziativa tesa a ridare a Porto Recanati un servizio che per anni è stato sempre garantito ma che le recenti vicissitudini avevano condotto ad un amaro epilogo.

Un processo rifondativo quello che in questi giorni è ripartito, da zero, ma con lo stesso entusiasmo che aveva contraddistinto l’operazione salvataggio della Croce Azzurra.

Dalla pagina FB si legge che “abbiamo provato a salvare la Croce Azzurra ma purtroppo la situazione era irrecuperabile e a quel punto si è voluto dare continuità alla popolazione creando una nuova compagine, tutta nuova al servizio dei cittadini”.

Che Tetta non si sarebbe arreso tanto facilmente nell'andare avanti lo si percepiva dall'impegno messo dall'inizio in cui aveva abbracciato le difficili sorti della Croce Azzurra. La nascita del nuovo sodalizio ne è la conferma.

E’ sempre la stessa pagina che annuncia il nuovo direttivo che vede Michele Tetta alla presidenza, Monachesi Mauro, Vice Presidente; Montali Teresa, Segretaria; Di Iorio Riccardo, consigliere; D’Angelo Maria Antonietta, consigliere.
Il profilo della Croce Bianca presenta anche il nuovo logo con chiari riferimenti a Porto Recanati: due imbarcazioni che veleggiano verso la torre sveva.

Ci vorranno ancora giorni per arrivare all'operatività vera e propria ma intanto il primo mattone della "nuova casa" è stato posto.

Anche la nuova amministrazione comunale che nascerà dopo il 4 ottobre sarà chiamata a sostenere, nelle modalità che gli possono essere consentite, la nuova esperienza che sta muovendo ora i primi passi burocratici/organizzativi.

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