PORTO RECANATI – L’estensione anche fuori regione alle possibilità che il cadavere spiaggiatosi venerdì pomeriggio a Scossicci non fosse di un residente in zona ha dato una svolta alle indagini dei carabinieri.

Dal data base delle persone scomparse è scaturito un indizio in quello che una volta era l’alto pesarese, oggi quella parte della Val Marecchia passata alla provincia di Rimini.

E nel primissimo pomeriggio se ne è avuta la conferma con il riconoscimento, da parte dei genitori, che hanno identificato nel figlio.motovedetta mare ponente 750x400

Ne avevano denunciato la scomparsa sabato ma già dal giorno prima l’uomo, 40enne, residente a Pennabilli, di professione geometra, aveva fatto perdere le tracce a bordo della sua auto.

La salma non è stata riconsegnata ai familiari in quanto si dovrà effettuare l’autopsia anche se la morte per annegamento è certa.

Venerdì infatti il primo allarme venne dato da una donna che passeggiando sul lungomare di Marcelli vide l’uomo inoltrarsi in mare per poi scomparire tra i flutti della mareggiata in corso.

Si attivò subito un dispositivo di ricerca aereo navale della Guardia Costiera mentre a terra si muovevano le forze dell’ordine.

Diversi gli avvistamenti del corpo, seguito dall’elicottero, fino alla sua scomparsa tra le onde che hanno poi restituito il cadavere a sud, nei pressi della spiaggia prospicente lo chalet Massi.

Al momento restano ignote le motivazioni del gesto dell’uomo.